No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20240917

Dry

Siccità - Di Paolo Virzì (2022)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)


A Roma, in un presente distopico, non piove da tre anni, il Tevere si è prosciugato, la città è invasa dalle blatte, si sta diffondendo la malattia del sonno ed è in atto una desertificazione dell'Agro romano. Una serie di personaggi deve fare fronte alla grave siccità che ha ridotto al minimo le riserve di acqua della capitale e tutti i suoi usi non essenziali (dall'innaffiamento delle piante al riempimento di piscine) sono severamente vietati.
Antonio (detenuto da circa 25 anni nel Carcere di Rebibbia per l'omicidio di sua moglie); Valerio (compagno di Giulia, un agente di sicurezza che inizia a lavorare per la ricca e facoltosa famiglia degli Zarate); Raffaella Zarate (la classica "figlia ribelle" che nasconde in realtà un lato molto fragile); Loris (reinventatosi tassista dopo aver perso il lavoro precedente a causa del taglio alle auto blu di scorta per i politici); la sua ex moglie Sara (affermato medico e caporeparto di Giulia); il di lei attuale compagno Luca (un facoltoso avvocato); Alfredo (un mediocre attore diventato particolarmente popolare durante il periodo di siccità); sua moglie Mila (ex libraia, ora cassiera, che sembrerebbe avere una relazione segreta con la sua istruttrice di Yoga); il loro figlio Sebastiano (trascurato da entrambi); Il professor del Vecchio (l'idrologo inviato a Roma dal Veneto per affrontare la difficile ed eccezionale situazione). (Wikipedia)

Attualmente penultimo film del regista livornese, Siccità è a mio modesto parere una interessante incursione in territori mai battuti dallo stesso. Non è fantascienza ma distopia, al tempo stesso viene conservata quella vena di commedia all'italiana 2.0. La "morale", se ce ne vogliamo vedere una, è la stessa, ma lo scenario è diverso. La conclusione è che noi non cambieremo mai: e questa, sempre a mio parere, è la cosa più spaventosa.

Currently the penultimate film by the director from Livorno, Dry is in my humble opinion an interesting foray into territories never explored by the same. It is not science fiction but dystopia, at the same time that vein of Italian comedy 2.0 is preserved. The "moral", if we want to see one, is the same, but the scenario is different. The conclusion is that we will never change: and this, always in my opinion, is the scariest thing.

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