The Walking Dead - di Frank Darabont - Stagione 2 (13 episodi; AMC) - 2011/2012
E chissà se si potrà ancora scrivere "di Frank Darabont", dopo il suo allontanamento dalla serie, avvenuto all'incirca nella pausa che c'è stata tra i primi sette episodi di questa seconda stagione (andati in onda nel 2011), e gli ultimi sei (andati in onda nel 2012). Il gruppo di sopravvissuti guidati dall'irreprensibile (ex) sceriffo Rick Grimes, scampati all'autodistruzione del CDC (Centre for Disease Control and Prevention, che esiste veramente, e beccatevi il blog a loro cura su un'eventuale apocalisse zombistica) che chiude la prima stagione, decide di dirigersi verso Fort Benning. Ma gli erranti (una delle traduzioni più poetiche dell'originale walkers) sono ovunque. A causa di una loro orda, bloccato il gruppo in un ingorgo autostradale, causato naturalmente da vetture ormai ferme da mesi, la piccola Sophia si perde nel bosco adiacente, e il gruppo non riesce a ritrovarla subito. Durante le ricerche, uno sparo mette ko l'altro piccolo, Carl, il figlio di Rick. Gli espedienti appena detti portano il gruppo alla fattoria di Hershel, un anziano capofamiglia che è riuscito a conservare una parvenza di normalità e di unità familiare, in un luogo apparentemente isolato da quello che sta accadendo nel mondo, ma che nasconde pure lui un segreto inenarrabile. Il dualismo tra Rick e Shane si acuisce, soprattutto dopo la notizia che Lori...
Devo dire che ho letto con una certa soddisfazione alcune critiche impietose, da parte di critici statunitensi, a The Walking Dead. Quel qualcosa che non mi convinceva nella prima stagione, nella seconda diventa vero e proprio fastidio. La lentezza dell'azione, e lo schema ormai ripetuto all'infinito, di non far accadere assolutamente niente per i primo 40 minuti dei 42 totali di ogni episodio, ha fatto di questa stagione un vero e proprio calvario. Il licenziamento di Darabont (che pare avesse licenziato l'intero staff di sceneggiatori della prima stagione, per usarne uno di freelance per la seconda) è sembrato dare alcuni frutti, visto che i sei rimanenti episodi per concludere i 13 totali hanno visto qualche movimento in più rispetto alla prima parte, ma la struttura di cui sopra rimane, a parte il season finale, lo scoppiettante Beside the Dying Fire (che ci proietta direttamente dentro la terza stagione, ed introduce uno dei personaggi attesi dai fan della graphic novel alla quale la serie è ispirata). Ripeto, visto che di solito quando inizio a vedere una serie televisiva, anche se non mi fa impazzire continuo ugualmente a vederla, stagione dopo stagione, la visione di buona parte degli episodi di questa seconda di TWD è stata spesso estenuante in negativo, per me. Leggendo, a mio rischio e pericolo, alcune delucidazioni sui (spoiler alert!) personaggi che saranno introdotti nella terza stagione, non conoscendo la graphic novel, mi attendo una decisa impennata di ritmo e divertimento a partire dal prossimo autunno (la terza stagione consterà di ben sedici episodi). Cominciando con un bel ripulisti di personaggi ormai pallosissimi ed inutili, visto che (spoiler alert!), come detto prima, i due personaggi che verranno sicuramente introdotti (uno lo avete già visto nel season finale) dalla prossima stagione (gli appassionati della graphic novel spingono per un terzo, che reputano fondamentale, ma ancora non c'è niente di certo), promettono, come si suol dire, fuoco e fiamme. Animo sceneggiatori, questa non è una soap-opera!
2 commenti:
Sono fermo alla 2x11.Posso leggere o è meglio aspettare di vederlo?
sono stato abbastanza attento, ma per sicurezza prima guardati le ultime due puntate e poi leggi!
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