Tyrannosaur - di Paddy Considine (2011)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Giudizio vernacolare: artro che discorzi...
Leeds, West Yorkshire, England, UK. Joseph è un uomo che ha perso quasi del tutto la propria umanità. Devastato dall'alcol e soprattutto dalla rabbia, è una persona inavvicinabile, una calamita per risse e guai. Il film ce lo mostra fin dall'inizio come una macchina da demolizione: esce rabbioso da un pub dove evidentemente ha appena perso dei soldi per una scommessa, e se la prende col suo amato cane. Lo uccide con un calcio. Poi però lo seppellisce nel giardino della sua casetta, altro residuato d'umanità, dove vive da solo. L'unica persona che pare saper trattare con lui da umano è il piccolo vicino di casa Samuel; naturalmente, la madre del piccolo non vuole che parli con Joseph. Sempre più incattivito, Joseph, in fuga da una rissa, si nasconde nel primo negozio che trova aperto. E lì conosce Hannah, una donna dolce e profondamente credente, che nonostante sia immediatamente derisa e trattata male dal sempre più rabbioso Joseph, prega per lui e gli offre una tazza di té. Joseph, il giorno seguente, torna al negozio (un charity shop in realtà) di Hannah per scusarsi, ma Hannah non è più dell'umore, oltre ad avere un occhio nero. Ebbene si, anche Hannah ha il suo "lato oscuro": il marito James è un mostro violento e represso, che non esita a trattarla in maniera inenarrabile. Che cosa può uscire da due vite talmente distrutte?
Esordio nella regia di un lungometraggio del giovane attore caratterista inglese Paddy Considine (che, lo confesso, ho spesso scambiato per Sam Rockwell), con un film potentissimo del quale scrive anche la sceneggiatura. Un film che si affida, è vero, ad un pugno di attori super affidabili, ma che con uno stile minimale e diretto, conduce con mano ferma e coraggiosa, raccontando una storia dolorosa e toccante senza ricercare la commozione facile. Il risultato è scintillante e poderoso, un film da vedere tutto d'un fiato e da amare all'istante. Naturalmente, non è uscito in Italia e chissà se uscirà mai. Però, se cercate piccole gemme, non desistite e cercatelo.
Peter Mullan (quasi onnipresente nei film inglesi, affezionata presenza anche con Ken Loach, e ultimamente perfino in War Horse di Spielberg) è un Joseph potente e distrutt(iv)o come il film. Olivia Colman è per me una scoperta sensazionale (ma scorrendo la sua filmografia mi accorgo che l'avevo vista da poco in The Iron Lady, dove recitava la parte di Carol, la figlia di Margaret Thatcher), la sua interpetazione di Hannah è da spellarsi le mani; tra l'altro, recitava già in Dog Altogether, il primo cortometraggio di Considine, praticamente il bozzolo di questo Tyrannosaur (stessa storia, a giudicare dalla sinossi di imdb.com). Ci sono poi Eddie Marsan (caratterista inglese, anche lui visto spesso, ed ultimamente anche lui in War Horse) nella parte di James, Ned Dennehy (stesso discorso fatto per Marsan, lui ultimamente in Jane Eyre e in The Eagle) nella parte di Tommy, e Sally Carman (la "professionista" Kelly di Shameless UK) nella parte di Marie.
Film molto, molto bello, esordio che lascia intravedere una carriera da regista più incisiva rispetto a quella avuta da attore (che comunque è, finora, stata dignitosa), per Considine.
3 commenti:
diobòno Ale, vedo che ti stai dando davvero all'Inghilterra in questi ultimi tempi... ovvia vieni a trovarci una buona volta! Guarda che tra poco si viene noi al mare :) Intanto un saluto
ci penso ci penso...
visto ieri sera! Mi ha lasciato senza fiato, anche se i dialoghi senza sottotitoli sono un po' difficili da capire… Olivia Colman e' assolutamente spettacolare, veramente una delle migliori attrici in circolazione al momento. Bellissimo, grazie!
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