Fa la cosa sbagliata - di Jonathan Levine (2009)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: ammicciaaaaaa!
Inizio dell'estate del 1994, New York. Luke Shapiro sta per finire il liceo, ed è quindi in procinto di andare all'università. E' un tipo solitario, non molto popolare, non ha un grande successo con le ragazze anche se di certo non è un brutto ragazzo. Però ha una qualità innegabile: è un bravissimo spacciatore d'erba, prodotto che gli piace anche consumare. I suoi genitori litigano continuamente, e lui copre i rumori con l'hip-hop, la musica che preferisce. Uno dei suoi clienti preferiti è il dottor Squires, uno psicanalista che praticamente gli paga la roba con delle sedute: non avendo amici, Luke parla volentieri con lui. Squires ha anche lui i suoi problemi: ormai non ha più rapporti con la sua attuale moglie. La cosa è ancora più complicata: a Luke piace Stephanie, la figliastra del dottor Squires, una ragazza molto carina, al contrario di Luke molto popolare. Anche a lei piace l'erba.
Come promesso, ho recuperato questo film di Levine, che si posiziona cronologicamente nella sua filmografia dopo All The Boys Love Mandy Lane e prima 50/50. Così come 50/50, a suo modo pure questo The Wackness è un film di bromance, uno stretto legame amicale tra due uomini. Ci sono anche le due relative (dei due uomini in questione) storie d'amore, un estemporaneo inno alla marijuana (e alle droghe in genere, cosa che ho apprezzato meno), e anche una sottile ma continua critica alla gestione Giuliani e alla tolleranza zero. E' un film carino, nemmeno troppo leggero, e che quasi sorprendentemente, riserva nel finale le sue cartucce migliori: il duetto nel pre-finale tra Ben Kingsley (Squires) e Josh Peck (Luke Shapiro), è tanto divertente (ci sono una serie di battute davvero ottime) quanto semplice e toccante sul senso della vita. Nel cast ci sono anche Famke Janssen (la signora Squires), la deliziosa Olivia Thirlby (Stephanie), e in piccole parti Mary-Kate Olsen (Union), Jane Adams (Eleanor), Talia Balsam (la mamma di Luke) e Method Man (Percy). Il film, dunque, non è eccezionale, ma semplice ed apprezzabile; inoltre, vedere Kingsley che fa lo stonato non è qualcosa che si vede spesso.
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