¿De qué se rien las mujeres? - di Joaquin Oristrell (1997)
Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Giudizio vernacolare: du' risate le fa fa
Spagna. Luci, Graci e Mari sono tre sorelle legatissime, che oltre al legame di sangue condividono anche il lavoro: sono un trio comico. Vanno bene, ed hanno un sacco di impegni, ma Luci sta pensando di mollare. Mentre assistono al matrimonio di loro padre, con una ragazza che ha 45 anni meno di lui, il marito di Luci, che ad insaputa di lei la tradisce continuamente, per correre dietro ad una nuova conquista, viene investito ed ucciso da un'auto. Nonostante il lutto, le sorelle decidono di onorare il contratto che hanno sottoscritto, per andare in scena durante tutto il mese d'agosto in un locale a Benidorm. Luci scopre, leggendo l'agenda di suo marito, tutti i suoi tradimenti; decide quindi di "restituirgli" i tradimenti, cominciando ad andare con più uomini. Le sorelle la appoggiano, ma le cose non vanno esattamente come pensavano.
Debutto nel lungometraggio cinematografico per l'esperto sceneggiatore catalano Oristrell, con una pellicola divertente, ma un po' ingessata e prevedibile. Ottima e spumeggiante, seppure costantemente sopra le righe, Verónica Forqué nei panni di Luci, spalleggiata dall'altrettanto ottima Candela Peña, qui ancora alle prime armi. In una piccola parte c'è perfino Elena Anaya (che abbiamo conosciuto grazie soprattutto ad Almodóvar, fino ad essere stata assoluta protagonista del suo ultimo La pelle che abito). Decisamente non un film imperdibile, ma strappa comunque qualche risata con leggerezza ed ironia.
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