No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130205

i miserabili

Les Misérables - di Tom Hooper (2013)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)

Francia 1815. Jean Valjean, prigioniero 24601, sta scontando una pena, ai lavori forzati, di 19 anni (inzialmente 5, aumentati per tentativi vari di evasione) per aver rubato del pane, che serviva a sfamare la sorella e i nipoti. Il commissario Javert vigila su di lui, così come sugli altri carcerati. Viene rilasciato poco prima del termine della pena, per un'amnistia, ma il biglietto giallo che lo accompagna, individuandolo come ex carcerato, fa si che sia destinato per sempre ad essere un emarginato. Accolto dal vescovo di Digne, Valjean, diffidando di tutti, fugge e ruba dell'argenteria; acciuffato dai gendarmi, viene rilasciato dopo che il vescovo stesso sconfessa il fatto che abbia rubato, sostenendo che lui stesso aveva donato l'argenteria all'ex galeotto. Colpito enormemente dall'altruismo dell'uomo di chiesa, Valjean cambia vita, e si reinventa completamente. Dopo otto anni lo ritroviamo quindi, sindaco di una piccola cittadina, dove ha messo su una piccola attività con molti dipendenti; amato da tutti, è divenuto un uomo buono e misericordioso. Mentre viene scosso dall'arrivo di Javert, riassegnato come ispettore di polizia locale, che non lo riconosce, Valjean, adesso Madeleine, si appassiona al caso di Fantine, una sua ex dipendente, licenziata, a sua insaputa, perché ragazza-madre, e costretta a prostituirsi. La salva dalla prigione, e le promette, con lei sul letto di morte, di prendersi cura della sua bambina, Cosette, che Fantine è stata costretta a lasciare ai Thénardier. Jean viene a sapere che un uomo, scambiato per lui, sta per essere condannato all'ergastolo; nonostante la cosa sarebbe a lui favorevole, viaggia fino al luogo del processo per scagionare l'uomo, dopo di che si reca dai Thénardier per riscattare la piccola Cosette, e con lei si nasconde assumendo ancora un'altra identità. Ma Javert, scoperta la copertura, continua a dargli la caccia, da ligio uomo di legge.

Confesso di aver peccato, non avendo mai letto il romanzo di Victor Hugo, e nonostante non disdegni per niente i musical, non avendo mai visto nessun allestimento del famosissimo adattamento di Claude-Michel Schonberg e Alain Boublil. Nonostante gli innumerevoli film e sceneggiati tv tratti dall'opera di Hugo, pare che questo sia il primo adattamento cinematografico del musical. Sarà la vecchiaia, sarà che come detto, non disdegno affatto il genere, il film diretto con mano spettacolare da Hooper, giovane (è del 1972) regista già Oscar per Il discorso del re (ma a me era piaciuto di più Il maledetto United), acchiappa, diverte, appassiona e commuove con le armi più semplici, ma sempre efficaci, e nonostante gli oltre 150 minuti, risulta un bello spettacolo.
Sontuosa messa in scena e direzione, come detto, ad effetto, il film annovera nel cast alcuni "esperti" che avevano già fatto parte di alcuni allestimenti teatrali (Samantha Barks nei panni di Eponine, Colm Wilkinson nella parte del vescovo; ce ne sono anche altri in parti minori, ma questi due, avendo delle parti musicali rilevanti, anche se non "lunghe" come quelle dei protagonisti, si fanno notare per la qualità del canto), e mette alla prova alcuni attori ed attrici piuttosto conosciuti: Hugh Jackman è Valjean, Russell Crowe è Javert, Anne Hathaway è Fantine, Amanda Seyfried è Cosette da grande, Eddie Redmayne è Marius.
Per me, meglio Crowe di Jackman, anche se quest'ultimo è candidato all'Oscar per questa parte, e meglio pure la Seyfried della Hathaway (ma magari perché non la amo particolarmente), anche lei candidata. Divertenti i siparietti inscenati da Sacha Baron Cohen ed Helena Bonham Carter (inizio a pensare che lei viva davvero vestita così) nei panni dei coniugi Thénardier, devastante l'accento british del piccolo Daniel Huttlestone (anche nel canto) nei panni di Gavroche, bravo Aaron Tveit (Gossip Girl, particina in Howl) nella parte di Enjolras.
Il film esce in Italia in originale con i sottotitoli. E la fanno sembrare una cosa speciale. Cioè, volevano doppiare il cantato?

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