Il lato positivo - di David O' Russell (2013)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Philadelphia. Pat Solatano, pressappoco quarantenne, esce, grazie alla madre e ad un patteggiamento, dall'istituto psichiatrico dove è stato ricoverato per otto mesi. Ha scoperto la moglie, l'amata Nikki, sotto la doccia con un collega (sia Pat che Nikki sono insegnanti), mentre facevano sesso e mentre lo stereo suonava My Cherie Amour di Stevie Wonder, la canzone del matrimonio tra Pat e Nikki. Complice un disturbo bipolare non diagnosticato in passato, Pat è esploso, in quel momento, ed ha picchiato l'amante della moglie fino a lasciarlo in fin di vita. L'uomo, presa coscienza del suo problema, sta intensamente cercando di lavorarci sopra, ed è deciso a riconquistare Nikki, che però ha disposto un ordine di restrizione nei suoi confronti. Inizialmente si rifiuta di prendere i farmaci consigliatigli, ma si presenta diligentemente agli appuntamenti con il terapista, il dottor Patel, che lo incoraggia a definire una strategia per la guarigione. A casa, il padre Pat senior ha perso il lavoro, e tira avanti con le scommesse, praticamente una malattia, insieme al tifo per la locale squadra di football, i Philadelphia Eagles. Pat senior non è scaramantico: molto di più. Tra alti e bassi, Pat Jr. si rimette in forma fisicamente, e mentre fa jogging si imbatte nel vecchio e caro amico Ronnie, che prontamente lo invita a cena. Alla cena, oltre a Pat, Ronnie e la moglie Veronica, è stata invitata anche la di lei sorella Tiffany. Tiffany è più giovane di Pat Jr., ma è già vedova. Nel quartiere, tutti la conoscono come ninfomane, e un po' matta. Tra Pat e Tiffany nasce immediatamente una stranissima specie di amicizia: i due condividono nevrosi, dipendenza da medicine, si dicono le cose in faccia senza lesinare sulle offese e sul sarcasmo fin dal primo istante. Difficile capire cosa ci sia sotto: Tiffany potrebbe sembrare interessata sentimentalmente a Pat, ma in realtà fino a pochi mesi prima scopava con chiunque, mentre Pat pare interessato alla sua amicizia solo in quanto tramite per poter anche solo comunicare con Nikki, visto che sia Tiffany che Veronica sono vecchie amiche della sua (ex?) moglie.
Lo so, potrebbe sembrare opportunista, vedere tanti voti alti e giudizi positivi ultimamente, ma devo dire che quest'anno in particolare, le nomination dell'Academy mi paiono particolarmente indovinate. Il lato positivo (una traduzione praticamente azzeccata) è un film che personalmente mi è piaciuto molto, seppure, analizzandone la trama potrebbe sembrare prevedibile fino alla nausea (ed è per questo che abbino un semplice "si può vedere" ad un 3,5 su 5). I motivi per non farsi mancare questo film, tratto dal libro (quasi omonimo nella versione originale, The Silver Linings Playbook) L'orlo argenteo delle nuvole di Matthew Quick, stanno in vari punti di forza. La regia spregiudicata, oserei definirla "fisica" di O' Russell, cineasta difficile da inquadrare (già in nomination con il precedente The Fighter, film probabilmente sopravvalutato, autore di oggetti di difficile definizione quali Le strane coincidenze della vita e pure Three Kings) che ha scritto anche la sceneggiatura adattando il libro di cui sopra (quindi un applauso doppio), un ritmo sostenuto che non fa pesare la durata di due ore abbondanti, un cast particolarmente indovinato ed una bella storia d'amore e di rinascita/rivincita che, in quanto a messaggio di speranza, non può lasciare indifferenti.
Se non avevo alcun dubbio sulla protagonista femminile, quella Jennifer Lawrence (Tiffany Maxwell) che a me piace da morire fin dalla rivelazione in Winter's Bone, e che a 22 anni sembra già una professionista navigata (mi costringerà a vedere la saga di Hunger Games, alla fine), bravissima, devo ammettere che prima di vedere il film ero molto scettico sulla prova di Bradley Cooper (Pat Solatano Junior), che per me era rimasto all'amico/spasimante di Sydney in Alias, visto che non sono particolarmente amante delle commedie all'americana quali Una notte da leoni. Invece, devo riconoscere che il regista o chi per lui, ha prefettamente indovinato, perché Cooper è l'attore adatto ad impersonare Pat Junior, anche se difficilmente lo vedo in pole position per la statuetta. Entrambi sono candidati nelle rispettive categorie infatti, come pure i due co-protagonisti, un Robert DeNiro (Pat Senior, Patrizio in realtà, sempre Solatano) in ottima forma e particolarmente misurato anche in una parte eccessiva (non come minutaggio, ma come personaggio), e l'altrettanto ottima Jacki Weaver (Dolores Solatano), che avevamo già apprezzato in Animal Kingdom. Ottimo anche il contorno: Chris Tucker è Danny, Anupam Kher è il dottor Patel, John Ortiz (ve lo ricordate Turo Escalante di Luck?) è Ronnie, Shea Whigham (Eli Thompson in Boardwalk Empire, ultimamente anche in Le belve di Stone) è Jake Solatano, Julia Stiles (che vedo sempre volentieri) è Veronica.
Insomma, Il lato positivo è un film che fa ridere, fa piangere, non è stupido e lascia un buon sapore in bocca. Ogni tanto ci vuole.
4 commenti:
Stamane leggevo un tweet del nostro amico Easton Ellis (non smetterò mai di ringraziarti per avermelo fatto conoscere..) in breve, lo considera meglio di Argo, anzi, lo cito testualmente: The best rom-com of the last decade, lo trovi esagerato stea?
Beh, allora, meglio di Argo si, nel senso che a me è piaciuto molto di più questo qui, però Argo non è una rom-com. Potremmo metterci qui ad esaminare tutte le rom-com degli ultimi 10 anni, ma direi che se lo dice lui è probabile che l'abbia già fatto. Ci sta che sia così, perché, forse non l'ho detto, non è sdolcinata, questo soprattutto, oltre che a far ridere e commuovere, non essendo stupido e dando speranza.
E poi, a qualcuno l'ho già detta, c'è una battuta che da sola vale il biglietto.
Questa.
http://www.youtube.com/watch?v=Og_LqSka-MM
finalmente l'ho visto. Bradley Cooper bravissimo, Jennifer Lawrence pure. E De Niro finalmente in un ruolo che gli compete, non rilegato a fare la macchietta di se stesso. Non trovo così interessante la regia, ma lì son gusti.
Ah, e mi devi dire - se te la ricordi - qual era la battuta che valeva il prezzo del biglietto, che son curioso.
quella su Ride the Lightining. Inviata su fb.
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