The Thick of It - di Armando Iannucci - Serie completa (Stagioni 1 e 2 da 3 episodi ciascuna; 3 speciali; stagione 3 di 8 episodi, stagione di 7 episodi; BBC) - 2005/2012
Inghilterra. Malcolm Tucker è il direttore delle comunicazioni del Primo Ministro inglese. E' una persona aggressiva, spietata, sboccata, maleducata, assetata di potere e politicamente intelligente se essere così definiti vuol dire essere capaci di manipolare chiunque e di riuscire a fare qualsiasi cosa per rimanere al potere. Responsabile di assicurarsi che tutti i ministri del Gabinetto seguano la linea del partito e del Primo Ministro, numero uno degli spin doctors, vedere Tucker con uno qualsiasi dei ministri è come vedere un bullo scolastico con dei bambini più piccoli: figurarsi con i portaborse o con le segretarie. Quando passa lui, tutti si nascondono; ogni singolo componente del partito, anche il più insignificante, lo teme come si teme uno squalo in mare aperto. Ogni membro dell'opposizione, lo odia.
Ma Malcolm Tucker, stranamente, non è il protagonista delle storie che racconta The Thick of It. Lo sono invece, il ministro per gli Affari Sociali e la Cittadinanza. Nel corso delle stagioni e degli episodi, vediamo succedersi due ministri, e addirittura vediamo il partito di Tucker (presumibilmente il Labour) perdere il governo del paese; a questo punto, la serie continua a seguire lo stesso dipartimento, comandato da un ministro dell'altro partito, mentre sullo sfondo vediamo Tucker tramare per tornare al potere, decidendo lui stesso, in pratica, chi far salire alla carica più alta, in questo caso capo dell'opposizione, per sperare di vincere le seguenti elezioni.
"Not only have you got a fucking bent husband and a fucking daughter that gets taken to school in a fucking sedan chair, you're also fucking mental. Jesus Christ, see you, you're a fucking omnishambles, that's what you are. You're like that coffee machine, you know: from bean to cup, you fuck up".
Ecco, questo uno dei tanti, tantissimi improperi lanciati da Malcolm Tucker ad uno dei suoi ministri; c'è del genio e della poesia nelle offese, nel linguaggio sporchissimo usato non solo da Tucker (ma c'è tutto questo anche solo nel suo personaggio), ma da quasi tutti i personaggi della serie, tant'è che, come potete leggere qui, in questo dialogo è stato coniato un neologismo (omnishambles) che si è guadagnato la nomina di parola dell'anno dall'Oxford English Dictionary.
Come vi ho detto già nella recensione di Veep, Iannucci è la versione inglese e satirica di Aaron Sorkin, se parliamo di politica. Uno sceneggiatore/regista che ama alla follia i dialoghi, ma si diverte non poco a mettere a nudo l'incapacità dei politici e della politica, a rimarcarne non solo l'umanità e la fallibilità, ma pure l'avidità e la sete di potere ingiustificata, visto che non sono capaci di concludere nulla di buono. The Thick of It, di cui il meraviglioso In The Loop è una sorta di spin-off, è un fuoco d'artificio continuo, un ricettacolo di offese e di linguaggio sboccato inserito in un contesto di satira super-caustica e spietata.
Spettacolare, con una messa in scena che ricorda da vicino il documentario-verità, con camera a mano, niente musica, montaggio serrato e personaggi in continuo movimento e che parlano continuamente, ci mostra un Peter Capaldi (Malcolm Tucker) pauroso, padrone della scena anche solo se intravisto che cammina in un corridoio attiguo all'inquadratura principale. Ci sono anche Roger Allam (Peter Mannion), Chris Addison (Ollie Reeder) e Rebecca Front (Nicola Murray), ma l'intero cast è spettacolare e credo, nonostante sia stato un lavoro duro (c'era spazio per l'improvvisazione, a detta del creatore), si siano tutti divertiti molto.
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