Stati Uniti d'America, stato della Georgia. Daniel Holden ha 37 anni, ed è da 19 nel braccio della morte di un carcere non lontano dalla sua cittadina d'origine, per l'uccisione e lo stupro della sua fidanzatina di 16 anni, Hanna. La sua pena è stata rimandata più volte, ed ora, grazie alla lotta strenua portata avanti soprattutto dalla sorella Amantha, e dal nuovo avvocato Jon Stern (che ha una relazione con la stessa Amantha), puntando il dito sulla mancanza del DNA di Daniel sulla scena del delitto (nonostante la vittima sia stata ritrovata con Daniel che le aveva portato dei fiori e la teneva per mano), viene rilasciato, in attesa di una completa revisione del processo. Entrato in carcere ragazzo, Daniel adesso è un uomo che, per sua stessa ammissione, parla di cose che ha letto nei numerosi libri che ha consumato durante il suo periodo di reclusione, ma manca totalmente di qualsivoglia esperienza di vita, se si eccettuano quelle precedenti ai suoi 18 anni. Taciturno, si muove come un automa, educato e riservato, viene accolto dalla sua famiglia allargata all'uscita del carcere, e viene accompagnato a casa, a Paulie, Georgia. Oltre ad Amantha, devota sorella, donna lottatrice che ama alla follia il fratello, e l'avvocato Stern, ci sono la madre Janet, ed il patrigno Ted Talbot Sr., uomo gentile e premuroso che ha sposato Janet dopo la morte del padre di Daniel, avvenuta durante la di lui prigionia. A casa troverà il diffidente Ted Jr., figlio di primo letto di Ted Sr., la di lui moglie Tawney, giovane "cristiana rinata" che svilupperà una strana simpatia per Daniel, il fratellastro Jared, il più giovane, nato dal matrimonio tra Ted Sr. e Janet, e tutta la sua cittadina, la polizia convinta che Daniel sia colpevole, la famiglia di Hanna (madre e fratello, anche loro profondamente convinti della colpevolezza di Daniel e decisamente arrabbiati), ma anche altre persone, vecchie conoscenze, che non credono alla colpa dell'uomo. Infine, George e Trey, i due ex ragazzi che hanno testimoniato di aver visto Daniel portare i fiori sul cadavere della ragazza.
Prima serie originale di Sundance Channel, canale che promette scintille, e segnalatami da Buzz altresì noto come fagioliborlotti, Rectify, uscita dalla mente di Ray McKinnon, un attore, regista e sceneggiatore capace di interpretare caratteri diversissimi quali, tanto per farvi capire, coach Cotton in The Blind Side, e il procuratore Lincoln Potter in Sons of Anarchy (per non parlare di Deadwood, Fratello, dove sei? o Apollo 13), vincitore persino di un Oscar per il miglior corto nel 2001 (The Accountant, pazzesco, si trova su youtube) insieme a Lisa Blount (sua moglie, morta nel 2010) e nientemeno che all'amico Walton Goggins (The Shield, Justified, Django Unchained), è, a dispetto dei suoi riferimenti anche "alti" (a volte pure buttati lì a casaccio), dei suoi dialoghi che qualcuno potrà trovare ridondanti, della forzata riflessione sul senso della vita, della religione, sulla presunzione d'innocenza, su quanto è cambiata la vita nell'ultimo ventennio, sullo stile di vita statunitense e sulla realtà tutta particolare degli stati del sud, è soprattutto una serie che, letteralmente, vi toglierà il fiato, sempre che siate un po' polentoni come me, nel qual caso vi ritroverete, inoltre, a singhiozzare rumorosamente più volte, durante la visione dei sei episodi che compongono la prima stagione (e meno male che la serie è stata rinnovata per una seconda, di dieci episodi).
Straordinaria l'interpretazione di Aden Young (Daniel Holden), visto nel bel film L'albero della Bertuccelli, bellissimissima e selvaggia Abigail Spencer (Amantha Holden), per lei fino ad ora solo film davvero poca roba, delicatissima Adelaide Clemens (Tawney; secondo me è la sorella segreta di Michelle Williams), antipaticissimo Clayne Crawford (Ted Jr.).
Secondo me da vedere si si si.
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