No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130509

Fay

Fay Grim - di Hal Hartley (2006; inedito in Italia)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Sette anni dopo la sparizione di Henry Fool, la moglie, Fay Grim, viene costretta da un agente dell'FBI a mettersi alla ricerca dei quaderni che formano il romanzo-confessione dello stesso Henry. La prima tappa è Parigi, dove Fay capisce di essere entrata in un vortice di spionaggio, e di personaggi poco raccomandabili o quantomeno fuori dall'ordinario, alcuni entrati in contatto con Henry, ma comincia a recuperare alcuni quaderni. Intanto, l'agente Fulbright è rimasto a casa sua, insieme al figlio di Fay, Ned, al fratello di Fay, Simon, poeta premio Nobel per merito di Henry, e del suo editore.
Andando avanti nella ricerca, Fay ricorda la forza vitale di Henry, che pareva toccare tutti quelli che lo conoscevano; capisce che i quaderni sono considerati dal governo statunitense una minaccia nazionale, e scopre un sacco di agenti segreti decisi a venirne in possesso. Conosce una ex hostess, Bebe, che ha conosciuto bene Henry, e che in uno slancio di amicizia fraterna, le confida di essere stata travolta, così come Fay, dalla forza vitale dell'uomo. Fay finisce ad Istanbul, dove incontra un noto e pericoloso terrorista internazionale, anche lui amico di Henry, che la mette di fronte ad una decisione fondamentale.

Hal Hartley, classe 1959, statunitense di Lindenhurst, New York, è probabilmente uno dei registi statunitensi più europei. Ve ne ho parlato più volte; per me, e probabilmente per alcuni altri appassionati di cinema, è uno di quei registi che si definiscono di culto. Dopo anni e anni, e una manciata di film rintracciabili col lanternino, tutti oggetti strani, asimmetrici, riusciti a metà, mai capolavori ma pure mai che ti lascino indifferente, fatti sempre da regie sghembe, storie inverosimili ma accattivanti, musiche fighe e attori altrettanto di culto, non saprei più nemmeno dirvi perché lo definisco così. Due dei suoi primi film che riuscii a vedere, in vhs, Trust - Fidati e Uomini semplici, mi rivelarono un artista diverso da tutto quello che avevo visto fino ad allora, profondo ma ironico, leggero ma intenso, quasi filosofico; da quei due film, ogni volta che mi metto davanti ad una sua produzione spero in qualcosa che lasci il segno, e ci è sempre riuscito a metà. Questo Fay Grim è una sorta di sequel di Henry Fool (in italiano fu La follia di Henry, naturalmente perdendo tutto quello che voleva significare il titolo originale), film del 1997 che vidi a Londra nel 1998, in lingua originale capendoci poco o niente, e sembra una pazzesca presa in giro dei classici film di spionaggio. Tutto (meno le ultime due scene, Hartley dice che la troupe si era dimenticata di inclinare la telecamera) girato in Dutch angle, è ovviamente un film da soli appassionati, che fa pure ridere e ci regala una straordinaria prova di un'attrice che, per quanto io ami le serie tv, dispiace vedere quasi esclusivamente in televisione, e che amo dai tempi di Doom Generation di Araki: sto parlando di Parker Posey, che qui riprende naturalmente la parte che aveva in Henry Fool, e cioè quella che dà il titolo a questo film, Fay Grim. Insieme a lei nel cast altri attori "abbonati" ai film di Hartley, Elina Lowensohn (Bebe), D.J. Mendel (Father Lang), riprendono le loro parti da Henry Fool James Urbaniak (Simon Grim) e Liam Aiken (Ned Grim), e c'è pure uno spassosissimo Jeff Goldblum nei panni dell'agente Fulbright. Per i curiosi, la concierge del primo hotel di Istanbul è nientemeno che Sibel Kekilli, l'indimenticabile Sibel de La sposa turca e la Shae di Game of Thrones.

4 commenti:

Dantès ha detto...

urca, Hal Hartley! pensavo fosse sparito dopo Henry Fool. come Alexandre Rockwell o Jon Jost... bisognerebbe dedicarcisi un po'

jumbolo ha detto...

io c'ho provato. mi manca ancora (da vedere ma "trovati") The Book of Life (con Martin Donovan e PJ Harvey) e The Girl From Monday, ma ho scoperto di recente che esiste anche un ultimo film dal titolo Meanwhile.

Per gli altri, naturalmente ho In The Soup e Tutti i Vermeer a New York in vhs. Lo dico per rimanerti simpatico :) ma è vero

Dantès ha detto...

i film di Rockwell andrebbero recuperati innanzitutto per la quasi onnipresenza di Jennifer Beals... ma dei film di Hartley hai trovato anche i sottotitoli?

jumbolo ha detto...

alcuni. in spagnolo. altri no.