Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Baltimora, Maryland (USA). Gigi è una ragazza giovane e piacente, che non riesce a trovare una storia seria, ed è convinta di non saper "leggere i segnali" degli uomini con cui esce. Lavora insieme a Beth, che convive con Neil da sette anni, e a Janine, sposata felicemente (almeno, così sembra) con Ben. Gigi esce con Conor, agente immobiliare, grande amico di Alex, direttore di un locale; convinta e molto presa da lui, si preoccupa perché lui non la richiama. In realtà, Conor ha avuto un'avventura con Anna, insegnante di yoga, e continua a vedersi con lei, anche se non hanno più fatto sesso.
Anna non è convinta, e quando conosce Ben capisce che è scattata la scintilla. Ma Ben è sposato, ed inizialmente rifiuta la corte di Anna, che però non si dà per vinta. Se Ben cede, è perché il matrimonio con Janine non funziona. Gigi, nel frattempo, cercando Conor si imbatte in Alex, che comincia a prenderla in simpatia, guidandola attraverso le sue uscite con gli uomini, aiutandola a "leggere i segnali". Convinta dalle chiacchiere teorizzanti di Gigi e Janine, Beth dà un ultimatum a Neil, o mi sposi o ti lascio. Neil non capisce, e la storia finisce.
Era da molto tempo che volevo vedere questo film; prima di tutto per il titolo, traduzione abbastanza azzeccata dell'originale (che come sempre, da molto tempo, potete trovare nel titolo del post), secondo per la presenza nel cast di alcune presenze femminili conosciute grazie a serie tv (quindi non mi riferisco né alla Johansson - Anna -, né alla Connelly - Janine -, né alla Barrymore - Mary - e no, neppure alla Aniston - Beth -, nonostante la sua carriera sia cominciata con Friends), e, per il momento, più viste all'opera (Ginnifer Goodwin, qui nei panni di Gigi, vista in Big Love; Busy Philipps, qui nella particina di Kelli Ann, vista in Cougar Town). Terzo motivo, questa affermazione letta in una recensione su serialmente.com ("quel film ha rovinato un numero indicibile di vite sentimentali"). Quarto, il fatto che, incredibilmente, durante questo fine settimana appena passato, mi sono ritrovato senza neppure un episodio di uno straccio di serie tv da vedere, e come potete vedere, ne seguo un numero illimitato; ho deciso quindi, visto che avevo anche esaurito (scritto) un "bagaglio" in doppia cifra di recensioni di film visti negli ultimi due anni, di ricominciare a guardare qualche film in casa, ma non volevo riprendere da qualcosa di molto impegnativo, tipo Holy Motors, e quindi mi sono orientato su questa commedia relativamente leggera, diretta nientemeno che dal regista di quel popo' di capolavoro che fu 4 amiche e un paio di jeans, e animato da un cast hollywoodiano di fama.
Beh, c'è poco da dire, così come i francesi ci fanno (a noi italiani) un culo come una manica di cappotto (tanto per, appunto, usare un francesismo) per quanto riguarda i film comici, gli statunitensi nelle commediole romantiche spaccano quasi sempre. Qui, complice il libro omonimo di Greg Behrendt e Liz Tuccillo, sceneggiato da Abby Kohn e Marc Silverstein (specializzati in commedie romantiche), Kwapis ha vita facile dando un ottimo ritmo alla pellicola, che rimane sempre in bilico tra tragico, comico e romantico, risultando gustosa e mai noiosa. Non avrei mai pensato di dirlo, ma l'intero cast, Ben Affleck - Neil - compreso, è piuttosto convincente. Dei famosi non citati prima, ci sono Bradley Cooper (Ben), Kevin Connolly (Conor) e Justin Long (Alex). Particine per Luis Guzmán (Javier) e Kris Kristofferson (Ken Murphy).
So che mi crocifiggerete, ma confermo ancora una volta: la Scarlett è, seppur fighissima, una culona (per i miei standard, molto elevati).
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