Premesse: mi sono divertito andando a leggere quel poco che avevo scritto sui Dogo (nel 2009, Dogocrazia, non mi era piaciuto) su questo blog; inoltre ho ascoltato il disco su richiesta di mio nipote, che nel frattempo è cresciuto (rispetto a quando ve ne parlavo eoni fa) ed è divenuto un fan di trap e hip hop (e va bene così). A dispetto dei miei giudizi passati, il ritorno dei Club Dogo a 10 anni di distanza da Non siamo più quelli di Mi fist, è un disco di hip hop bello massiccio, e al tempo stesso molto orecchiabile, con ottimi flow e bei ganci sonori. Perfino il featuring con Elodie (Soli a Milano; gli altri due sono Nato per questo con Marracash, probabilmente la mia preferita, e Milly con Sfera Ebbasta) è ottimo (lei ha una gran voce, a dispetto della sua produzione, davvero per me inascoltabile). Quello che, sempre a mio giudizio, rimane davvero inaffrontabile, sono le liriche. Non per niente, di conscious o di political hip hop in Italia, ma pure negli US, ce n'è ancora troppo poco.
Premises: I had fun reading the little I had written about the Dogo (I didn't like it in 2009, Dogocrazia) on this blog; I also listened to the album at the request of my nephew, who in the meantime has grown up (compared to when I told you about him eons ago) and has become a fan of trap and hip hop (and that's okay). Despite my past judgements, Club Dogo's return 10 years after Non siamo più quelli di Mi fist, is a beautiful, solid hip hop record, and at the same time very catchy, with excellent flows and nice sound hooks. Even the featuring with Elodie (Soli a Milano; the other two are Nato per questo with Marracash, probably my favourite, and Milly with Sfera Ebbasta) is excellent (she has a great voice, despite her production, really unlistenable for me). What, again in my opinion, remains truly unbearable, are the lyrics. Not for nothing, there is still too little of conscious or political hip hop in Italy, but also in the US.
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