Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Julie è una studentessa di medicina di Oslo che si trasferisce prima a psicologia e poi a fotografia. Poco più che ventenne, inizia una relazione con Aksel Willman, un fumettista di 15 anni più grande di lei. Dilettandosi anche nella scrittura, trascorre un fine settimana con Aksel a casa dei suoi genitori. Aksel ventila l'idea di mettere su famiglia con Julie, ma Julie è incerta. Mentre torna a casa da un evento editoriale per Aksel, Julie si imbuca ad un ricevimento di matrimonio e incontra Eivind, un barista. Sebbene entrambi abbiano una relazione, trascorrono la notte insieme condividendo scherzi e intimità, ma senza rapporti sessuali. Si scambiano solo i nomi e ognuno ritorna alla propria vita.
Opera conclusiva della trilogia di Oslo, questo è uno dei film più belli che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni. Difficile spiegare esattamente perché, quello che vi posso dire è che il regista non ha ricette di vita o di felicità, ma mette in scena una storia che invita lo spettatore a riflettere su scelte di vita e di coppia, in modo semplice e mai banale.
Final work of the Oslo trilogy, this is one of the most beautiful films I have seen in recent years. It's difficult to explain exactly why, what I can tell you is that the director has no recipes for life or happiness, but he stages a story that invites the viewer to reflect on life and couple choices, in a simple and never trivial way.
2 commenti:
Wow, una recensione così positiva da parte tua mi incuriosisce assai. Domanda: devo vedere prima gli altri due o posso vedere direttamente questo?
Puoi tranquillamente vedere direttamente questo, i link tra i tre film sono più di mood che altro, io li ho ignorati bellamente (probabilmente ci sono dei riferimenti di nomi e personaggi), ma vai sereno e vediti questo, che poi mi dici.
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