La Loi du marché - Di Stéphane Brizé (2015)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Dopo quindici mesi di disoccupazione, Thierry, sulla cinquantina, è ancora alla ricerca di un lavoro e passa di delusione in delusione. Con sua moglie, deve gestire un budget sempre più ristretto man mano che i risparmi finiscono. Cercano a tutti i costi di salvare l'essenziale: il loro appartamento e l'aiuto necessario per gli studi del figlio Matthieu, un adolescente affetto da paralisi cerebrale. Thierry finisce per trovare lavoro come guardia di sicurezza in un supermercato. È responsabile del monitoraggio dei clienti e dei propri colleghi e si trova quotidianamente esposto a situazioni socialmente difficili. Si pone un dilemma morale.
Prima parte della trilogia sul mondo del lavoro, durissimo film intepretato dall'attore feticcio del regista Brizé, Vincent Lindon, e da tutta una serie di attori non professionisti, molti veri sindacalisti francesi, è un grande esempio di cinema impegnato, nella scia del primo Ken Loach.
The first part of the trilogy on the world of work, a very tough film starring director Brizé's fetish actor, Vincent Lindon, and a whole series of non-professional actors, many real French trade unionists, is a great example of committed cinema, in the wake of the first Ken Loach.
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