La trama inizia nel novembre 2026, pochi mesi prima dell'inizio delle elezioni presidenziali del 2027. Il personaggio principale, Paul Raison, funzionario presso il Ministero dell'Economia, delle Finanze e del Bilancio, di circa quarant'anni, lavora nell'ufficio del Ministro Bruno Juge, con il quale mantiene anche rapporti di amicizia. Il clima politico è segnato da attacchi terroristici, che inizialmente risparmiano vite umane. Questi sono estremamente sofisticati e richiedono notevoli risorse militari, senza che sia facilmente possibile valutare le motivazioni profonde degli autori. Il padre di Paul, Edouard Raison, è un ex membro dei servizi segreti. Paul mantiene legami lontani con la moglie Prudence, anche lei impiegata pubblica. Paul ha una sorella cattolica praticante, Cécile, sposata con un notaio disoccupato, Hervé. La coppia vive ad Arras e vota apertamente per il Rassemblement national. Infine, Paul ha un fratello minore, Aurélien, che lavora come restauratore d'arte presso il Ministero della Cultura ed è sposato con una donna odiosa di nome Indy.
Amo Houellebecq, lo premetto anche se già lo sapete, soprattutto perché potrei non essere obiettivo. Eppure, ci provo. Mi sono divertito a leggere un po' di critiche francesi, su questo ennesimo romanzo del grande autore francese: contrastanti (ma spesso c'è da tenere conto anche del "colore" politico dell'autore e del giornale che critica), ma è giusto così, è sempre stato divisivo. A me il romanzo è molto piaciuto. Il nichilismo usuale di Houellebecq si trasforma in un qualcosa di crepuscolare, l'autore riflette e fa riflettere sull'incedere del tempo, sulla malattia, il tutto in modo molto amaro, ma senza mai rinunciare al sarcasmo che lo contraddistingue.
I love Houellebecq, I'll state this even if you already know it, especially because I may not be objective. Yet, I try. I enjoyed reading some French criticism on this latest novel by the great French author: conflicting (but often the political "colour" of the author and the newspaper criticizing must also be taken into account), but it's right so, it has always been divisive. I liked the novel very much. Houellebecq's usual nihilism transforms into something twilight, the author reflects and makes us reflect on the march of time, on illness, all in a very bitter way, but without ever giving up the sarcasm that distinguishes him.
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