Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
L’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle Maria, Pinuccia, Lia, Katia e Antonella Macaluso nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo, dove vivono da sole senza genitori. Una casa che porta i segni del tempo che passa e conserva nel tempo i ricordi di ciascuna di loro. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste. Le loro sono vite precarie, eppure piene di sogni e aspirazioni. Pur essendo molto legate, la morte improvvisa di una di loro da bambina cambia l'equilibrio dei rapporti. La convivenza e la condivisione nella casa contribuiscono in modo determinante allo sviluppo delle loro personalità. (Wikipedia)
Adattamento dell'omonima opera teatrale della stessa Emma Dante (una che ne sa), un film agrodolce e intenso, che ci riporta bambini e che al tempo stesso ci racconta di come il lutto influisce sulle nostre vite. La regista riesce a "cancellare" le tracce del fatto che la storia sia nata come opera teatrale, e il cast è stupendo.
Adaptation of the play of the same name by Emma Dante herself (one who knows things), a bittersweet and intense film, which takes us back to being children and at the same time tells us how mourning affects our lives. The director manages to "erase" the traces of the fact that the story was born as a theatrical work, and the cast is wonderful.
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