Se non ho sbagliato il conteggio, siamo a 20. Ventesimo disco per la band norvegese, band seminale nel metal estremo. Non c'è niente da aggiungere a quanto detto in passato (se rileggete le recensioni dei loro dischi precedenti saprete che non sono un loro fan di prima data, ma che li ho conosciuti solo in età adulta), nessuna novità eclatante, sommariamente potrei dirvi che c'è un po' meno di black 'n' roll e un poco più di doom, ma alla fine, neppure troppo. Inconfondibili e, evidentemente, inarrestabili.
If I didn't count wrong, we're at 20. Twentieth album for the Norwegian band, a seminal band in extreme metal. There is nothing to add to what has been said in the past (if you reread the reviews of their previous albums you will know that I am not a first-time fan of theirs, but that I only met them in adulthood), no sensational news, I could briefly tell you that there's a little less black 'n' roll and a little more doom, but in the end, not too much. Unmistakable and, evidently, unstoppable.
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