Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Macbeth, Signore di Glamis, e Banquo, Signore di Lochaber, dopo aver guidato l'esercito di re Duncan alla vittoria sul traditore Signore di Cawdor, vengono avvicinati da tre streghe sul campo di battaglia. Le streghe acclamano Macbeth come il futuro Signore di Cawdor e proclamano che un giorno diventerà re e che Banquo genererà una stirpe di re. Poco dopo, re Duncan adempie la prima profezia ordinando al barone di Ross di giustiziare Cawdor e reinvestire il titolo su Macbeth, ma re Duncan nomina suo figlio Malcolm principe di Cumberland, cosa che Macbeth vede come un ostacolo sul suo cammino verso il trono. Quando Duncan trascorre una notte al castello di Macbeth, Lady Macbeth, a conoscenza delle profezie, convince il marito a commettere regicidio. Droga i servi del re e un esitante Macbeth uccide il re. All'alba, Macduff, Signore di Fife, scopre il corpo e Macbeth risolve i problemi giustiziando sommariamente i servi, apparentemente come giusta punizione per il loro presunto tradimento del re.
Una sperimentazione piuttosto interessante, quella (fin'ora unica) di Joel Coen "solista", che si propone di spogliare la popolarissima tragedia scespiriana e di trasporla al cinema, con un elegante bianco e nero e una messa in scena, appunto, minimale. Rischia di esagerare nella minimalità, ma alcuni passaggi risultano altamente suggestivi, ed il cast, guidato da un superbo Denzel Washington (Macbeth) fronteggiato da una altrettanto intensa Frances McDormand (Lady Macbeth), danno al tutto un respiro epico.
A rather interesting experimentation, that (so far unique) of Joel Coen "solo", which aims to strip the very popular Shakespearean tragedy and transpose it to the cinema, with an elegant black and white and a minimal staging. It risks exaggerating in minimalism, but some passages are highly suggestive, and the cast, led by a superb Denzel Washington (Macbeth) fronted by an equally intense Frances McDormand (Lady Macbeth), give the whole thing an epic feel.
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