Nel 1882 a New York City, l'industriale George Russell si trasferisce in un elaborato palazzo progettato da Stanford White con sua moglie Bertha e i loro figli giovani, Larry e Gladys. Dall'altra parte della strada, le sorelle Agnes van Rhijn e Ada Brook attendono l'arrivo della nipote Marian Brook, che sta lasciando Doylestown, Pennsylvania, dopo la morte del padre in bancarotta; Agnes non vede di buon occhio i Russell, perché i loro sono "soldi nuovi", al contrario dei suoi. Peggy Scott, laureata all'Institute for Coloured Youth, le offre assistenza quando la borsa e il biglietto del treno di Marian vengono rubati. Le zie di Marian permettono a Peggy di restare durante il tempo inclemente. Agnes in seguito offre a Peggy un lavoro come sua segretaria. La madre di Peggy, Dorothy, vuole che Peggy si riconcili con suo padre. Il figlio di Agnes, Oscar, incontra Larry Russell a una festa organizzata dalla socialite Mamie Fish. Entrambi incontrano Marian al ritorno a New York. Bertha tenta di entrare nell'alta società organizzando una festa sontuosa, alla quale Marian partecipa segretamente. Nessuno di notevole si presenta, evitando Bertha, che giura vendetta.
Nato chiaramente come la "versione" statunitense di Downtown Abbey, The Gilded Age ci prende per mano, esattamente come il suo "cugino" inglese, e ci descrive non solo la stratificazione in classi sociali della neonata (relativamente) nazione americana, ma anche, appunto, la lotta tra i soldi nuovi e quelli vecchi. Man mano che la serie va avanti, c'è anche altro, ma lo lascio scoprire a voi. Intriga, diverte, e c'è un grande cast.
Born clearly as the American "version" of Downtown Abbey, The Gilded Age takes us by the hand, exactly like its English "cousin", and describes not only the social class stratification of the newborn (relatively) American nation, but also, precisely, the struggle between new money and old money. As the series progresses, there's more, but I'll leave that for you to discover. It's intriguing, it's entertaining, and there's a great cast.
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