Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Tamara "Tammy" Faye LaValley si innamora di Jim Bakker mentre studia al North Central Bible College di Minneapolis, Minnesota. I due si sposano nonostante la disapprovazione della madre di Tammy, Rachel, abbandonando il college per predicare e ispirare le comunità cristiane negli Stati Uniti. La loro predicazione attira l'attenzione del Christian Broadcasting Network di Pat Robertson, che li assume come conduttori del programma per bambini Jim e Tammy. Jim in seguito diventa il primo conduttore di The 700 Club della CBN mentre i due danno il benvenuto alla figlia Tammy Sue. Tammy e Jim incontrano il pastore conservatore Jerry Falwell durante una festa, con Jerry che esprime interesse a lavorare con il CBN. A seguito di una discussione con Falwell in cui Tammy respinge la politicizzazione della fede, incoraggia Jim a creare la propria rete televisiva in modo che possano avere il controllo sui propri programmi. I due lasciano il CBN e creano la rete satellitare PTL, con il loro spettacolo di punta The PTL Club che diventa popolare nel corso degli anni. Tammy invita Rachel e il patrigno Fred a trasferirsi con loro nel loro complesso di Tega Cay, nella Carolina del Sud, dopo di che Rachel esprime i suoi crescenti sospetti su come PTL ottiene i suoi soldi.
A posteriori, sembra proprio un film costruito per far vincere l'Oscar a Jessica Chastain, meritatissimo (seppur la mia personalissima preferenza, quell'anno - 2021 - andasse a Kristen Stewart in Spencer); eppure, la storia è senza dubbio degna di nota, e quindi di essere raccontata, specchio di quegli USA che più (mi) inquietano. Da non sottovalutare anche perché di Oscar ne ha vinto un altro, quello al miglior trucco (e parrucco).
In retrospect, it really seems like a film built to make Jessica Chastain win the Oscar, well deserved (although my very personal preference, that year - 2021 - went to Kristen Stewart in Spencer); and yet, the story is undoubtedly worthy of note, and therefore of being told, a mirror of those USA that most disturb (me). Not to be underestimated also because it won another Oscar, the one for best make-up (and hairstyling).
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