Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Richard Williams vive a Compton, in California, con sua moglie Brandy, le sue tre figliastre Tunde, Isha e Lyndrea, e le sue due figlie, Venus e Serena. Richard aspira a trasformare Venus e Serena in tenniste professioniste; ha preparato un piano per il successo sin da prima che nascessero. Richard e Brandy istruiscono Venus e Serena quotidianamente, lavorando anche rispettivamente come guardia di sicurezza e infermiera. Richard lavora instancabilmente per trovare un coach professionista per le ragazze, creando opuscoli e videocassette per pubblicizzare le loro capacità, ma non ha avuto successo. Un giorno, Richard porta le ragazze a vedere l'allenatore Paul Cohen, che si sta allenando con John McEnroe e Pete Sampras. Nonostante le sue riserve iniziali, accetta di guardare le ragazze allenarsi e ne rimane impressionato. Tuttavia, i Williams non possono permettersi un coach professionale e Paul si rifiuta di allenare entrambe le ragazze gratuitamente; seleziona Venus per ricevere il suo coaching, mentre Serena continua ad allenarsi con Brandy. Paul incoraggia Venus a partecipare ai tornei junior. Trova rapidamente il successo, ma Richard sottolinea a Venus e alle sue sorelle che dovrebbero rimanere umili nonostante il loro successo. In uno dei tornei di Venus, anche Serena si iscrive per giocare, all'insaputa di Richard. Poiché entrambe le ragazze continuano ad avere successo, la famiglia viene trattata come estranea nella competizione prevalentemente bianca e di classe superiore. Richard incontra agenti di alto profilo ma, temendo che le sue figlie vengano sfruttate, le ritira completamente dal circuito junior. Paul lo avverte che la sua decisione distruggerà le possibilità delle ragazze di diventare professioniste, ma Richard rimane fermo, licenziando Paul come allenatore.
Al netto della storia, intrigante, del cast ricco, dalla muscolare e viscerale interpretazione di Will Smith nei panni del protagonista, dell'approvazione delle stesse sorelle Williams al film, dell'accoglienza della critica (tutto sommato molto positiva, includiamoci anche le sei nomination agli Oscar, uno vinto, da Smith come miglior attore protagonista), degli accenni al razzismo nel mondo dello sport, soprattutto di alcuni sport (come appunto il tennis), concordo con quei pochi critici professionisti che hanno messo in discussione il racconto, che fa sembrare il talento delle due tenniste quasi "casuale" rispetto al famoso piano da 85 pagine preparato da Richard (omettendo tra l'altro anche il lato confusionario - eufemismo - del personaggio, che, ricordiamolo, ha avuto tre mogli e nove figli).
Despite of the intriguing story, the rich cast, the muscular and visceral interpretation of Will Smith in the role of the protagonist, the approval of the Williams sisters themselves for the film, the critical reception (all in all very positive, let's also include the six nominations at the Oscars, one won by Smith as best leading actor), of the references to racism in the world of sport, especially in some sports (such as tennis), I agree with those few professional critics who have questioned the story, which the talent of the two female tennis players seems almost "random" compared to the famous 85-page plan prepared by Richard (among other things, also omitting the confusing - euphemism - side of the character, who, let's remember, had three wives and nine children).
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