Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Ayiva compie il difficile viaggio dal Burkina Faso attraverso l'Algeria e la Libia e infine raggiunge l'Italia. Paga il viaggio e vede i suoi connazionali derubati lungo la strada. Nel sud dell'Italia, vive in una proprietà occupata, guadagna un po' di soldi dalla raccolta delle arance e da piccoli furti, e manda dei soldi alla sua famiglia in Africa. Gli africani vengono sfruttati per la loro manodopera a basso costo pur non essendo accolti dagli abitanti dei villaggi locali, sebbene Ayiva venga accolta nella casa di una famiglia italiana, i Fondacaro. Ha cercato di scoraggiare sua sorella dal lasciare l'Africa per cercare di raggiungerlo in Europa. Dopo che uno dei loro colleghi viene aggredito dalla polizia italiana, molti rifugiati iniziano una protesta contro il loro trattamento e iniziano a danneggiare proprietà e automobili nel villaggio. Vengono attaccati a loro volta da alcuni abitanti del villaggio. Questo si intensifica in una rivolta; La polizia italiana arriva e spara gas lacrimogeni contro i manifestanti, per poi attaccarli. Ayiva riesce a scappare in un vicolo laterale ma poi deve fuggire da una folla di abitanti del villaggio infuriati; il suo amico Abas viene catturato e picchiato. La folla fugge al suono delle sirene che si avvicinano; Abas viene lasciato per strada gravemente ferito. Ayiva riesce a farlo riportare dalla famiglia Fondacaro, che cerca di curare le sue ferite.
Gran bel film da parte di un regista italiano molto promettente. Se la trama vi ricorda qualche altro film italiano (del 2023), avete ragione, quindi fatevi delle domande, sul fatto che qualcuno si aspettava perfino che "l'altro" film vincesse addirittura l'Oscar. Uno sguardo davvero impietoso sulla realtà italiana, ed estremamente compassionevole sul fenomeno dell'immigrazione.
Great film by a very promising Italian director. If the plot reminds you of some other Italian film (from 2023), you are right, so ask yourself questions about the fact that anyone even expected "the other" film to even win the Oscar. A truly merciless look at the Italian reality, and extremely compassionate on the phenomenon of immigration.
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