No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20240801

Scusa se ti disturbo

Sorry to Bother You - Di Boots Riley (2018)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Cassius "Cash" Green vive nel garage di suo zio Sergio con la sua fidanzata artista, Detroit. Lottando per pagare l'affitto, trova lavoro come venditore telefonico per RegalView. Cash ha problemi con i clienti finché Langston, un collega più anziano, gli insegna a usare la sua "voce bianca" e ad adottare un personaggio allegro e benestante durante le chiamate, in cui Cash eccelle. Il collega di Cash, Squeeze, forma un sindacato e recluta Cash, Detroit e il loro amico Sal. Quando Cash partecipa a una protesta, si aspetta di essere licenziato, ma viene invece promosso a una posizione d'élite di Power Caller. Nella lussuosa suite Power Caller, il capo dei Power Caller, Mr. beep (il nome viene sempre coperto da, appunto, un beep) dice a Cash di usare sempre la sua voce bianca. Viene a sapere che RegalView vende segretamente armi militari e manodopera a basso costo dalla megacorporazione WorryFree, attraverso la quale i dipendenti firmano contratti a vita per lavorare ed essere ospitati nelle fabbriche, che molti condannano come un lavoro da schiavo. Sebbene Cash inizialmente sia a disagio con il lavoro, è celebrato al lavoro e ora può permettersi un nuovo appartamento e un'auto nuova e appariscente, e ripagare la casa di Sergio (impedendogli così di unirsi a WorryFree). Grazie al suo ritrovato successo, inizialmente migliora il suo rapporto con Detroit e aumenta significativamente la sua vita sessuale.

Debutto promettente, e al tempo stesso stranissimo, del regista ma anche rapper, produttore, sceneggiatore, e militante comunista. Un film estremamente grottesco che usa l'arma dell'esagerazione per denunciare le distorsioni del capitalismo. Anche molto divertente, seppur amaro.

Promising, and at the same time very strange, debut of the director but also rapper, producer, screenwriter, and communist militant. An extremely grotesque film that uses the weapon of exaggeration to denounce the distortions of capitalism. Also very funny, albeit bitter.

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