L'anno è il 1965. L'adolescente delinquente Clark Olofsson e un gruppo di amici irrompono in un'elegante villa estiva. Fuggono quando Clark scopre che in realtà appartiene al primo ministro Tage Erlander. Clark viene arrestato dopo essersi schiantato con la sua macchina per la fuga rubata, quasi morendo, ma scappa rapidamente. Quando incontra la ricca madre Liz e sua figlia Madou, riesce a soggiornare nella loro stanza degli ospiti. Fa sesso con entrambe le donne, ruba una manciata di gioielli e si trasferisce in città. Decide di fare di Madou la sua ragazza e decide di rapinare una banca in modo da poterla impressionare con la sua ricchezza. Mentre rapina un negozio di articoli da campeggio, il suo complice, Gunnar, spara e uccide un agente di polizia. Clark fugge e incontra Madou in segreto. Lui le confessa il suo amore e le dice di non credere a quello che dicono di lui i media. Il detective Tommy Lindström e una squadra di polizia tendono un'imboscata e arrestano Clark. Viene assolto dall'accusa di aver ucciso l'agente di polizia, ma viene rimandato in prigione. Lui e Madou diventano una coppia. (Wikipedia)
Ispirata alla vera storia di Clark Olofsson, quello per il quale fu inventata la definizione "sindrome di Stoccolma", questa miniserie diretta (e scritta) dal regista svedese già batterista dei Bathory per un breve periodo, e regista di videoclip musicali rimasti nella storia, è quantomeno scoppiettante, e ci consegna un altro bravissimo attore, appartenente ad una famiglia che, evidentemente, sforna solo fenomeni, Bill Skarsgård (della famiglia Skarsgård, appunto).
Inspired by the true story of Clark Olofsson, the one for whom the definition "Stockholm syndrome" was invented, this miniseries directed (and written) by the Swedish director, former Bathory drummer for a short period, and director of music videos that have remained in history, it is at least crackling, and gives us another very good actor, belonging to a family that, evidently, only produces phenomena, Bill Skarsgård (of the Skarsgård family, in fact).
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