Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Danila Bagrov, un veterano della guerra cecena recentemente congedato, viene invitato dalla madre a recarsi a San Pietroburgo per cercare il fratello maggiore Viktor, imprenditore di successo, che sua madre è sicura lo aiuterà a guadagnarsi da vivere. Lo fa, e lì fa amicizia con Kat, un'energica tossicodipendente, e "Il tedesco" Hoffman, un venditore ambulante senzatetto che Danila aiuta dopo che un delinquente tenta di derubare. All'insaputa della madre, Viktor è un abile sicario conosciuto con il nome di strada "Il tartaro", che lavora per un boss mafioso di San Pietroburgo chiamato "Krugliy" (russo per "rotondo"), il suo ultimo obiettivo è "Il ceceno", un boss mafioso ceceno recentemente rilasciato dal carcere. Krugliy, che non è soddisfatto della somma di denaro che Viktor ha chiesto per l'omicidio, ordina ai suoi scagnozzi di sorvegliare il ceceno, in modo che possa uccidere il tartaro per evitare di pagarlo. (Wikipedia)
Altro film tra i più famosi e acclamati, per lo scomparso regista russo, qui con uno stile molto alla Fassbinder; moltissimi i temi, un film profondamente stratificato per una "superficie" quasi canzonatoria (il socialismo delle comuni, il confronto con il capitalismo, la scena musicale, la propensione russa per la guerra), e un cast variegato, che a mio giudizio riesce a cogliere perfettamente l'idea del regista, appunto, di fare un film all'apparenza cazzaro, ma in realtà, piuttosto profondo e articolato.
Another film among the most famous and acclaimed, for the late Russian director, here with a style very similar to Fassbinder; there are many themes, a film deeply stratified with an almost mocking "surface" (the socialism of the communes, the comparison with capitalism, the music scene, the Russian propensity for war), and a varied cast, which in my opinion manages to perfectly capture the director's idea of making an apparently silly film, but in reality rather profound and complex.
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