Altrimenti mi dimentico ancora: uno dei rischi nell'incontrare un ostello bello, accogliente, con gente interessante, e' quello di rinchiudersi al suo interno. Ecco. Un altro tema e' il senso del viaggio e dell'incontro: serate come quella di ieri non hanno realmente prezzo. Intorno al tavolo della cucina 5 persone provenienti da 5 paesi diversi che parlano delle stesse cose di cui parlereste con i vostri vecchi amici, senza problema alcuno. A meta' serata (22,45) sono uscito in ciabatte e pantaloncini per comprare due bottiglie di un buon rosso uruguagio al supermercato di sotto, che stava per chiudere. E siamo andati avanti fino verso le 2,00, immaginatevi che 4 di queste 5 persone dormivano nella stessa camera (tra cui io), ci siamo stesi e non e' volata una mosca: crollati.
Fidatevi: sono cose che ti riempiono il cuore e la testa.
Il piano di viaggio e' abbastanza chiaro. Il 16 alle 7,00 di mattina devo essere a San Ignacio, davanti alle rovine gesuite (o gesuitiche). Tra poco il traghetto, e speriamo che la borrachera di ieri sera non si faccia piu' sentire.
1 commento:
Anche a me piacciono questi incontri di viaggio che portano a nottate di chiacchiere con perfetti sconosciuti. Impagabili, sì. Ti chiedi come mai nella vita di tutti i giorni non possa essere così.
Lisa
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