No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120106

musica di culto




Worship Music - Anthrax (2011)








Pensavo non mi potesse più capitare, di ascoltare un nuovo disco degli Anthrax. E invece mai dire mai. Prendo a pretesto l'uscita (l'anno passato) di questo Worship Music, per sciorinare la mia conoscenza di qualche leggenda del metal. Sofferta e complicata, la storia della band di Scott Not Ian, unico membro rimasto inamovibile (anche se, in occasione della nascita della figlioletta, avuta, pensate un po', dalla figlia di Meat Loaf, anche lui si è fatto sostituire in tour) fin dal lontano 1981. Per questo disco tornano per quattro quinti nella formazione del loro momento di maggior fama (dal 1984 al 1992): Joey Belladonna alla voce, Charlie Benante alla batteria, il di lui nipote Frank Bello, naturalmente Scott Ian a una delle chitarre, ed infine l'altro chitarrista Rob Caggiano, con loro "solo" dal 2003.




Band seminale del thrash metal, il tempo ha riservato loro meno fortuna rispetto ai Metallica, i più ricchi e famosi, agli Slayer, trasformatisi in band di culto, con uno zoccolo duro di fans difficilmente riscontrabile per altri casi, ponendoli forse al pari dei Megadeth, con i quali condividono gli innumerevoli cambi di formazione, ma non la presenza costante e direi dittatoriale di un leader incontrastato: di certo Scott Ian non ha il carattere di Dave Mustaine! E pensare, riflettevo dando un'occhiata alla timeline dei componenti (sulla scheda Wikipedia), che quasi per uno scherzo del destino, gli Anthrax hanno, seppur per un brevissimo periodo, avuto in formazione il nucleo originario e fondamentale dei mitici Armored Saint, il cantante John Bush ed il bassista Joey Vera, ai tempi due oggetti del desiderio dei "rivali" Metallica. Appunto, la leggenda vuole che lo stesso James Hetfield, conscio di non essere un cantante (almeno, fino al Black Album), abbia, insieme agli altri componenti dei Four Horsemen, ripetutamente tentato di convincere Bush ad unirsi, come voce solista, ai Metallica, abbandonando gli Armored Saint, che sono rimasti una band dallo scarso successo commerciale. Non solo. Immediatamente dopo la tragica morte di Cliff Burton, la "prima scelta" cadde naturalmente su Joey Vera: questo perché Metallica ed Armored Saint erano strettamente legati da amicizie incrociate; si trattava quindi più di dare un'opportunità agli amici, più che di un tentativo di screditare la band. Sia Bush che Vera si negarono per l'attaccamento viscerale che nutrivano per la loro "creatura": come siano poi finiti negli Anthrax, sarebbe da indagare. Molto probabilmente, il tempo e lo scarso successo hanno influito sulle scelte.




Chiusa questa lunghissima parentesi, parliamo brevemente del disco. Non siamo più nei primi '90, di musica così come d'acqua sotto i ponti, ne è passata tanta. Ecco che Worship Music suona come un album di metal moderno, fondendo elementi di speed/thrash (Earth On Hell) con quelli di hard rock o di classic heavy metal: quando la band riesce a trovare una giusta miscela, il risultato è dannatamente catchy e duro al tempo stesso, come in The Devil You Know o Fight 'Em 'Til You Can't (scelti infatti come singoli). Molto belle anche I'm Alive ed In The End. La hidden track è New Noise dei Refused, la band di Dennis Lyxzén, poi nei The (International) Noise Conspiracy. Sempre portentose le ritmiche di Ian, sempre piacevole la voce di Belladonna. Impressionante, a questo proposito, il fatto che questo disco dovesse in prima battuta essere cantato da Dan Nelson, poi da John Bush, e alla fine sia stato invece cantato da Joey Belladonna: in breve, la storia degli Anthrax. Chiaro che la maggior parte del materiale sia stata riscritta; c'è una discreta coesione nel materiale, anzi, forse il maggior difetto è una certa monocorde uniformità dei pezzi.


In conclusione, ci fa piacere che i ragazzi siano ancora vivi, ed abbiano ancora passione. Il disco non è niente male, sia per i vecchi appassionati, sia per chi si avvicina solo adesso a sonorità più dure. Un po' di stabilità potrebbe far si che il prossimo disco risulti sorprendente.

3 commenti:

bla78 ha detto...

Ciao, conoscete Erica Mou? Secondo me ha un talento pazzesco! http://www.facebook.com/SanremoSocial?sk=app_249204351810575

Anonimo ha detto...

Grande Jumby, bel pezzo di introduzione, i più giovani avranno avuto modo di farsi una cultura su questa band che dal vivo, e non solo, ci ha fatto saltare parecchio. Mi aspettavo almeno un breve accenno al primo grande "fistful of metal"..un vero pugno in faccia, dal di dentro, per chi ricorda l'orrenda cover. Questo nuovo non so se avrò cuore di ascoltarlo.

Mog-ur.

jumbolo ha detto...

@bla78: probabilmente hai messo il tuo commento nel post equivocato (ci stava meglio nel post su Lana Del Rey) :) ma, detto questo, ti ringrazio molto della segnalazione, perché in effetti non avevo mai sentito, nemmeno nominare, questa ragazza italiana, che come dici tu, mi sembra dotata di talento. sto ascoltando delle cose di lei, e mi piace. grazie ancora.
@Mog-Ur: ad un certo punto mi son dovuto frenare, altrimenti non la smettevo più di scrivere!! ciao!