No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130704

A Game of Thrones

Il Trono di Spade/Il grande inverno (Libro primo delle cronache del Ghiaccio e del Fuoco) - George R. R. Martin (1999/2000)

Un altro mondo, un'altra epoca. In un continente chiamato Westeros, una volta c'erano sette regni, poi unificati sotto un'unica corona. L'ambientazione ricorda decisamente il nostro medioevo. Il continente è schematicamente diviso in nord e sud, ma in realtà queste due parti sono a loro volta a sud della grande divisione chiamata The Wall, la Barriera, un enorme muro di ghiaccio costruito anni addietro, e che divide i Sette Regni dalle Terre Selvagge, fatte di ghiacci perenni ed abitate da animali mitologici [mammuth, pantere-ombra (Shadowcats), meta-lupi (Direwolves)], popoli poco civilizzati (i Bruti, Wildlings in originale), e leggende. Gli Estranei (Others), anche detti Ombre bianche (White Walkers), sono creature credute estinte, quasi invincibili, spettrali, che sono capaci di zombizzare i morti. La Barriera ha una sorta di corpo scelto per presidiarla, i Guardiani della notte (Night's Watch), un insieme eterogeneo di persone ripudiate, figli bastardi di case nobili, feccia graziata dalle celle dei castelli, che presta giuramento di fedeltà alla corona e voto di castità.

I Sette Regni hanno una lunga storia, così come il continente di Westeros stesso, e la storia continua. All'epoca dell'inizio della saga, Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco, i discendenti del re precedente a quello in carica (Aerys II della casa Targaryen il precedente, Robert della casa Baratheon quello in carica) vivono da esiliati, braccati e "mantenuti" al di là del Mare Stretto (Narrow Sea), ma bramando il ritorno nelle terre che gli appartengono. Intanto, nella capitale dei Sette Regni, Approdo del Re (King's Landing), il Primo Cavaliere del re, Jon Arryn, muore di una malattia quantomeno sospetta. Re Robert e la sua corte viaggiano quindi verso Grande Inverno (Winterfell) per incontrare lord Eddard Stark, signore del luogo, vecchio amico e fedele servitore, e nominarlo Primo Cavaliere. Eddard detto Ned accetta a malincuore, contro la volontà dell'amata moglie Catelyn, e sta per partire per il sud e Approdo del Re assieme alle figlie Sansa (promessa sposa al figlio primogenito di re Robert e di sua moglie Cersei Lannister, Joffrey) di 12 anni, e Arya, 10 anni (una tomboy appassionata di spade e combattimenti e non interessata al cucito, alle buone maniere e alla vita di corte), lasciando i figli maschi Robb (15 anni), Brandon detto Bran (8), e Rickon (4), destinati a reggere Grande Inverno, mentre il figlio bastardo Jon Snow (15 anni) sta per partire verso la Barriera per arruolarsi nei Guerrieri della notte. Ma immediatamente prima di ciò, una strana notizia raggiunge Ned e Catelyn, una notizia che getta nuovi sospetti sulla morte di Jon Arryn, e una tragedia si abbatte sulla casa Stark.

Così come sempre si dice che dietro a un grande uomo c'è una grande donna, è il caso di dire che dietro a una grande serie c'è una grande saga letteraria. Inutile che vi stia a raccontare che conoscessi George Raymond Richard Martin, scrittore statunitense di lontane origini italiane, autore di questa saga ancora in divenire (al momento questo è il primo di cinque libri, inizialmente doveva essere una trilogia, ma, come dire, evidentemente gli è "cresciuta tra le mani": al momento, l'autore ha stimato che mancano ancora due libri, e stiamo parlando di tomi tutti tra le 700 e le 1000 pagine), che ha ispirato la grandiosa serie televisiva targata HBO. Che dire? Una lettura appassionante, uno stile di scrittura che ci si aspetta da un autore fantasy, ma che ha comunque si distingue per alcune caratteristiche personali. Descrizioni accurate delle vesti e delle fisionomie dei vari personaggi, anche quelli non protagonisti, largo uso dei pensieri dei protagonisti, anche in stile flashback, e costruzione in capitoli scritti in una terza persona che esprime il punto di vista di vari personaggi (third person limited point of view). La capacità di Martin di creare un mondo completamente inventato e descriverlo nei minimi particolari è pari a quella di articolare una storia epica che a tratti sa di spy-story. Ci sono le basi, in questo primo libro, di metafore e similitudini con situazioni e problematiche attuali (in particolare la guerra tra religioni, che in questo primo libro appare in divenire, appena accennata), ma il fascino è innegabile.

2 commenti:

monty ha detto...

Sai cosa sarebbe interessante, per
gli appassionati del serial? Se accompagnassi ad
ogni rece dei libri, un'analisi delle
differenze con la trasposizione tv...

jumbolo ha detto...

beh, dovreste cominciare a pagarmi...
si credo si possa fare. in effetti, mi sono rivisto la prima stagione mentre leggevo il libro, e devo dire che e piuttosto fedele, a parte alcune discrepanze tra l/attore o attrice che interpreta alcuni personaggi. by the way, ieri ho scoperto che la mia guida era un appassionato di GoT