No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20130927

A Dance with Dragons

I guerrieri del ghiaccio/I fuochi di Valyria/La danza dei draghi (Libro quinto delle cronache del Ghiaccio e del Fuoco) - George R.R.Martin (2011/2012)

La storia (spoiler alert: chi segue solamente la serie tv è vivamente consigliato di non leggere)
Oltre la Barriera, i bruti sono allo sbando, ognuno per sé, dopo la sconfitta subita dall'esercito di Stannis, arrivato a dare manforte ai Guardiani della notte. Mance è prigioniero appunto alla Barriera, che ospita una strana alleanza. Il nuovo lord comandante dei Guardiani è nientemeno che Jon Snow. Jon tu non sai niente ("you know nothin'") Snow si dimostra un condottiero abile e smaliziato, a dispetto della giovane età. Sempre oltre la Barriera, Brandon Stark e la sua combriccola è alla ricerca del corvo con tre occhi. Oltre a Jojen, Meera e Hodor, c'è Manifredde che li guida. Personaggio interessante, scopriremo.
Stannis ha inviato Davos a Porto Bianco, per convincere i Manderly a sostenerlo; ma non sembra mettersi bene per lui.
Theon Greyjoy è ancora sottomesso e vessato da Ramsay Snow/Bolton, ai limiti della sanità mentale (entrambi, direi). Theon/Reek viene incaricato da Ramsay di svolgere alcuni compiti quantomeno particolari. Non sarà una passeggiata neppure per lui.
Ma anche al sud, attraverso e al di là del Mare Stretto, accadono un'infinità di cose. Doran Martell ha inviato in segreto il figlio Quentyn verso Mereen, per chiedere in sposa Daenerys. L'alleanza tra Targaryen e Martell era scritta su una pergamena vergata di comune accordo: Viserys avrebbe dovuto sposare Arianne. L'idea del principe Doran è chiara.
Daenerys ha un sacco di problemi. I draghi sono sempre più incontrollabili, Drogon addirittura è fuggito e semina distruzione in giro. I suoi consiglieri la vorrebbero a Westeros, ma Dany comprende che la sua partenza significherebbe la restaurazione della schiavitù. Mereen e il regno di Dany è vittima della guerriglia dei figli dell'arpia, alleanza che riscuote l'appoggio perfino di vecchi alleati della regina.
Perfino Tyrion attraversa il Mare Stretto, insieme a Varys. A Pentos, l'eunuco lo mette nelle mani di Illyrio, che, senza faticare troppo, lo fa schierare con Daenerys, e lo invia verso Mereen. Tyrion viaggia con alcuni mercenari, Griff e Griff il giovane, padre e figlio, che però si rivelano l'ennesima sorpresa della saga. Non sarà l'unico personaggio che Tyrion incontrerà lungo la strada per Mereen.
Cersei passa un lungo, brutto quarto d'ora, mentre Arya è ancora a Braavos alle prese con la sua "formazione" presso gli Uomini senza volto. Sansa non pervenuta. Asha Greyjoy deve abbandonare i sogni di gloria, mentre Victarion Greyjoy, invece, sta viaggiando alla volta di... indovinate un po'.

Il commento
Se credevate che Martin non potesse superarsi, vi siete sbagliati. Dopo aver introdotto nuovi "mondi" e nuovi personaggi, in questo Libro quinto da una parte riannoda i fili della narrazione con i personaggi principali, dall'altra integra le storylines nate proprio da quei nuovi mondi e da quei nuovi personaggi. L'impresa poteva sembrare titanica: allargare a dismisura la geografia narrativa e al tempo stesso il parco personaggi, già di per sé più che imponente. Martin stupisce tutti riuscendo nell'impresa, e non solo. Le ultime pagine di questo libro provocano ansia, da tanta è la tensione e la curiosità. Se c'è qualche sceneggiatore televisivo che ha perso la capacità di creare cliffhanger, beh dovrebbe andare a lezione da Martin.
Immenso, ancora una volta, una saga che diventa ad ogni passo ancora più avvincente.


Riflessioni sparse
Più vado avanti, anche se adesso dovrò fermarmi ed aspettare (il Libro sesto, intitolato The Winds of Winter, si spera uscirà nel 2014, e vedremo quanto ci sarà da aspettare per la traduzione italiana - forse sarebbe la volta buona per decidersi a leggere in inglese), più le dinamiche del gioco del trono mi sembrano quelle della (nostra) politica, la quale porta con sé meno violenza fisica ma maggior violenza verbale (nel senso che le schermaglie dialettiche, finché sono dialettiche, nelle cronache sono gustose e, tutto sommato, educate).
Per puntualizzare ancora una volta, non esiste, al momento, la versione italiana del libro per intero: bisogna comprarsi tre libri da circa 400 pagine (i titoli li trovate in testa alla recensione). Mi fermo qui.

Nell'ottica della serie tv
Si conferma un'ottima previsione, quella citata nella recensione del libro quarto, e che vedrebbe la quinta (2015) e la sesta (2016) stagione di Game of Thrones portare avanti libro quarto e libro quinto contemporaneamente, perché, in definitiva, i due libri sono quasi cronologicamente contemporanei (erano nati come un unicum, poi divisi dall'imponenza degli scritti). E, sono abbastanza certo, sarà una magnificenza per gli occhi, perché il budget mi pare ci sia, l'hype si autoalimenta, ormai, per cui è pressoché certo che si arriverà alla fine (ad occhio e croce, all'ottava stagione, almeno), visto che l'audience non mancherà di certo: scenari come Dorne, personaggi come il già citato Areo Hotah o i Greyjoy (Victarion, Euron Occhio di corvo e Aeron Capelli bagnati), senza citare tutti i personaggi al di là del Mare Stretto, fanno solo venire l'acquolina televisiva in bocca.
Non ci resta che attendere pazientemente.

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