No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111118

antéchrista


Antichrista - di Amélie Nothomb (2004)

Bruxelles, Belgio. Blanche ha 16 anni ma va già all'università. E' una ragazza che deve ancora sbocciare, timida, introversa, non bellissima, ed ha un tremendo bisogno di essere integrata. Non parla con nessuno, figlia unica, i suoi genitori sono entrambe professori; lei compensa la sua mancanza di amicizie rifugiandosi nei libri, che le danno gioia.
All'università è affascinata da Christa. Non la invidia, la ammira, le piace, vorrebbe essere sua amica. La guarda, ma non ha ovviamente il coraggio di avvicinarla. Poi, un giorno, è Christa che va da lei. Viene da un paesino vicino al confine con la Germania, e ogni giorno si alza alle quattro per arrivare all'università. Le rivela che viene da un ambiente povero, e non si può permettere di alloggiare in città. Blanche, sconvolta dal fatto che una ragazza così brillante e così integrata le abbia rivolto la parola, chiede il permesso ai suoi genitori, e poi dice a Christa che, se le va, il lunedì sera può rimanere a dormire da lei. Christa accetta, ma da subito Blanche capisce che Christa non è proprio sua amica. E' la sua padrona. In breve, conquista entrambe i genitori, si impossessa del suo letto (Blanche è costretta a dormire su una brandina, in camera sua), rimane a dormire tutta la settimana, le rende la vita impossibile. Mente, in continuazione, ed ha in pugno i genitori di Blanche, che la adorano letteralmente.

Quando penso alla scrittrice belga, penso ad una versione intellettuale di Helena Bonham Carter. Scrittrice più che prolifica (pubblica un libro all'anno, per scelta), dotata di un sarcasmo notevole e di una marcia in più per le storie, in questo libro certo c'è una parte di autobiografia. Se leggete la sua breve scheda Wikipedia, capirete. Come sempre, il libro è breve, scorrevole ma non manca di profondità. Storia già sentita, vero, ma sviluppata con classe e con un finale destabilizzante, la scrittura della Nothomb ti cattura e, in questo caso, ti fa empatizzare immediatamente con la protagonista, Blanche, che sarà autrice non solo di una rivincita totale, quanto di una maturazione invidiabile. Ottimo, come sempre.

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