Come ammazzare il capo e vivere felici - di Seth Gordon (2011)
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: dé, a vorte ti verrebbe eh...
Los Angeles, California, oggi. Nick, Dale e Kurt sono tre amiconi da sempre, e ognuno si sta scontrando con un capo insopportabile. Nick lavora per una finanziaria, e lavora tantissimo, in attesa di una promozione che sarebbe più che meritata, ma che il suo capo, Dave Harken, usa come carota, schiavizzandolo a livelli assurdi, per poi assegnare quel ruolo a se stesso. Dale è igienista dentale, e lavora per la dottoressa Julia Harris, che lo molesta sessualmente in continuazione, forte anche di una denuncia pendente sulla fedina di Dale per reati di tipo sessuale. Kurt inizialmente sembra il più felice: fa il contabile in una piccola azienda chimica, ed è adorato dal suo capo Jack Pellitt, un anziano che fa di tutto per rendere la sua azienda eco-compatibile, ed ha destinato Kurt a succedergli. Ma, proprio il giorno in cui gli rivela questo informalmente, Jack ha un infarto e muore all'improvviso: l'azienda passa nelle mani viscide del figlio Bobby, un cocaino/sessuomane senza scrupoli e senza rispetto per nessuno. Qui la svolta: i tre, prima scherzando attorno a tre birre, cominciano seriamente a progettare di uccidere i loro capi. E si rivolgono ad un professionista. O, almeno, credono...
Divertente commedia statunitense, che si fa apprezzare da una parte per il cast, dove i non protagonisti sono di lusso, in parti curiosissime: cameo per Donald Sutherland, che indossa i panni di Jack Pellitt, spassosissimi Colin Farrell che interpreta un Bobby Pellitt panzuto, unto e con un riporto da pisciarsi addosso, un tamarro completo, Kevin Spacey è Dave Harken ed è come se trasponesse i suoi famosissimi personaggi cattivi (John Doe in Seven, Roger Kint in I soliti sospetti) in uno sprezzante executive, Jennifer Aniston che invece, forse per la prima volta, interpreta un personaggio negativo, l'erotomane dottoressa Harris, anche lei con risultati molto buffi, senza dimenticare Jamie Foxx nei panni di un divertentissimo Dean Motherfucker Jones (non ho idea di come lo abbiano tradotto nella versione italiana). Dall'altra, perché butta in caciara la crisi statunitense (e poi mondiale), con i ricatti sul lavoro e la comparsata del personaggio di Kenny Sommerfeld (P.J. Byrne), ex compagno dei tre protagonisti, ex manager della Lehman Brothers.
Non è certo un film socialmente e politicamente impegnato, intendiamoci, è una commedia, in molti tratti anche volgarotta, ma che appunto, conserva la barra dritta, un minimo di dignità, una buona scrittura, ottime recitazioni da commedia, buon ritmo, battute anche molto divertenti, soprattutto quelle delle citazioni cinefile sbagliate.
Bravi i protagonisti, il più conosciuto è Jason Bateman (Nick), gli altri due sono Jason Sudeikis (Kurt) e Charlie Day (Dale), che fa veramente ridere, nel cast ci sono anche Wendell Pierce (il "nostro" Antoine Batiste di Treme) nei panni del Detective Hagan, e la bella Julie Bowen (Claire Dunphy in Modern Family) nei panni di Rhonda, la moglie di Dave Harken.
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