No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111108

moving forward


Conatus - Zola Jesus (2011)

Ci sono alcune cose che dovreste sapere, prima di ascoltare il terzo full length di Nika Roza Danilova, aka Zola Jesus (origini russe ma nata a Phoenix, Arizona, e cresciuta a Merrill, Wisconsin). Sul genere di musica che vi troverete di fronte, voglio dire. Non che voglia darvi lezioni sulla sua storia, o sulla sua carriera: è la prima volta che la ascolto, e naturalmente quello che vi dirò, a parte le impressioni musicali, l'ho ricavato dalle sue schede biografiche.
Il riferimento immediato è Fever Ray: infatti, la ragazza le ha fatto da support act nel tour europeo 2010.
E' brutto, si dice sempre ma sempre si fa, ricorrere a nomi, paragoni, accostamenti, ma, alla fine, per spiegarsi è necessario. I nomi che vengono fatti, sia da lei sia da chi ne parla, oltre a quello già fatto, sono Lisa Gerrard, Liz Frazer, Siouxsie, Ian Curtis, Lydia Lunch ma pure Diamanda Galàs, come anche Stockhausen. Opera, lirica, dark, goth, industrial, elettronica, atmosfere plumbee, drumming elettronico secco, incessante, senza fronzoli, voce abbastanza potente, probabilmente non molto estesa verso l'alto (anche se c'è chi l'ha accostata a Kate Bush; c'è da dire che quando si "arrampica" come in Lick The Palm Of The Burning Handshake, fa venire qualche brivido), perennemente riverberata. Diversi pezzi evocativi: Vessel mi ha colpito quasi subito (giuro, non sapevo fosse stata scelta come singolo prima di scriverlo), ma trovo che questo sia un disco da ascoltare nel suo complesso (anche se, che ne so, perfino un pezzo come In Your Nature potrebbe avere perfino delle velleità commerciali), e probabilmente con un'atmosfera adatta, possibilmente buia, sicuramente un disco non allegro, che però può regalare emozioni.
Personaggio interessante, sia quando dice di Schopenhauer (che, in un certo qual modo, ha cambiato le sue prospettive situazioniste sul modo di intendere l'arte) che è "dark as a fuck", sia quando parla bene di Alicia Keys ("La gente non si aspetta che ascolti la sua musica, ma è incredibilmente talentuosa. Ha questa voce enorme, e una grande etica del lavoro, cosa che rispetto veramente in un artista.").

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