No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111205

blood and tears

Volevo dire qualcosa in merito alla manovra del nuovo governo. Mi viene in soccorso Massimo Giannini di Repubblica, che con la sua aria un po' antipatica, molto spesso ci azzecca in pieno.
L'articolo è questo. Lo condivido in pieno, io che sarò colpito sia perché avrei avuto 40 anni di contributi nel 2025, a 59 anni, e invece ne dovrò aspettare almeno altri due (se non tre, non ho capito bene se i 12/15 mesi di attesa rimangono oppure no) per andare in pensione (e lo so che sembra ridicolo che ci pensi io, ma fortunatamente non c'è una legge che me lo vieta), sia in quanto proprietario di una prima casa che viene considerata come seconda, perché, abitando nella casa dei miei genitori, rimasta vuota, quella di mia proprietà l'ho affittata (tutto regolare).

Si poteva fare di più e meglio, si doveva, e da un governo di eminenze grigie come questo, mi aspettavo, appunto, molta più equità. Peccato, perché ci speravo proprio, dopo anni di privilegi verso i più ricchi e le partite IVA (che, naturalmente, e se non ci credete tendete gli orecchi, si stanno già lamentando da giorni, dicendo che ci sono i comunisti al governo).
Caro SuperMario, hai ancora tempo, probabilmente. Cerca, nel tempo che ti resta, di fare qualcosa non di sinistra, ma almeno di centro. Da buon democristiano.

1 commento:

monty ha detto...

A giudicare dalle schede riepilogative
dei quotidiani l'attesa di 12/15 mesi (le famigerate finestre)
per avere la pensione non c'è più.
In compenso se vai in pensione coi
42 e tre mesi hai sì la pensione immediata, ma con una "penale" del
2% per ogni anno che ti separa dai 66 di età, requisito minimo di pensione di vecchiaia. E in più il trattamento è quello contributivo.

Sono d'accordo sulla poca equità. L'intervento sulle pensioni, unito alla reintroduzione dell'ICI (con il valore catastale su cui si basa la tassa aumentato del 60%!!!) fa di questa manovra una bastonata tremenda.