No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111221

I'm just a gigolò



Hung - di Dmitry Lipkin e Colette Burson - Stagione 3 (10 episodi; HBO) - 2011






Diciamocelo francamente: per quanto i personaggi, soprattutto i due protagonisti di Hung, Ray Drecker (un buon Thomas Jane) e Tanya Skagle (una Jane Adams scoppiettante, umorale, estremamente sensibile e vera), ma alcuni anche tra quelli marginali (i figli gemelli di Ray e Jessica, Damon e Darby, spassosi), siano decisamente simpatici, Hung ha perso molta della sua spinta propulsiva, e la capacità di far ridere di gusto, pur riuscendo sempre a mettere in piedi situazioni grottesche, e quindi divertenti.



Sta tutta qui, credo, la differenza tra un serial che diventa un cult, e quello che rimane dentro i canoni di un prodotto buono si, ma tutto sommato normale.



Continua il riavvicinamento, tra alti e bassi, tra Ray e Jessica, anche se ognuno dei due, e ognuno a modo suo, ha le sue esperienze diverse. Lenore non si dà per vinta, e "scopre" un nuovo talento della prostituzione maschile: è il giovane Jason (Stephen Amell), che la aiuta ad intentare un piano di sabotaggio ai danni della Orgasmic Living, la società di Tanya e Ray. Ma la fidanzata di Jason, Sandee (una Analeigh Tipton sopra le righe, ma certamente da tenere d'occhio), è interessata a guadagnarci qualcosa. C'è pure Charlie (Lennie James, convincente), il "maestro" pappone di Tanya, che è in galera, e che Tanya fa uscire su cauzione.
Un buon intermezzo tra un serial di culto ed un altro. Sempre grandiosa la sigla, con i sempre più famosi ed osannati Black Keys.

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