The Cake Eaters - di Mary Stuart Masterson (2007)
Giudizio sintetico: da non perdere (4/5)
Giudizio vernacolare: da romanti'oni
Stato di New York, da qualche parte, in un piccolo villaggio di campagna. Le storie di due famiglie del posto sono strettamente legate, anche se qualcuno, anche tra di loro, non lo sa. I Kimbrough: Easy è l'anziano capofamiglia, il macellaio del luogo. Da poco, la moglie Ceci è morta, dopo una lunga malattia. Il figlio minore Dwight, che tutti chiamano Beagle, lo ha aiutato con lei (anzi, ha fatto il più), nonostante lavori alla caffetteria della scuola locale, lo aiuti con la macelleria, non lasciando trapelare mai con nessuno la sua passione per la pittura. Il figlio maggiore, Guy, è via da tre anni, principalmente a New York a cercare fortuna con la musica. Qualche settimana dopo la morte della madre, senza saperne nulle, Guy torna in famiglia, e subito si mette alla ricerca di Stephanie, la parrucchiera, sua vecchia fiamma. Le ha chiesto di sposarla, e poi è sparito.
L'altra famiglia protagonista sono i Kaminski. La capostipite è Marg, un'anziana eccentrica, che sembra avere una simpatia per Easy. La figlia Violet ha ambizioni artistiche, è fotografa, e vive con il compagno Judd e la figlia (solo di lei) Georgia. Georgia ha 15 anni ed è malata dell'Atassia di Friedreich, una malattia genetica che impedisce il perfetto coordinamento dei movimenti, per la quale non esiste una cura; Georgia, da un momento all'altro, potrebbe morire, visto che la malattia spesso è associata a gravi cardiopatie. Però, finché ne è in grado, rifiuta la sedia a rotelle. Sua madre la fotografa, spesso poco vestita, per mettere in risalto la sua bellezza, e per le sue velleità artistiche. E' convinta di curarla con la terapia dei colori, ma in realtà non sa bene come comportarsi con lei: in effetti, la ragazza si trova molto meglio con la nonna.
Un giorno, al mercatino locale, Marg è con Georgia, Easy è con Beagle, le coppie si incontrano, gli anziani dissimulano la loro intimità, mentre i due ragazzi si studiano con interesse. Beagle ha vent'anni, ma è impacciato con le donne. Georgia invece è quasi sfacciata: è giovane, ma sa che potrebbe morire presto, e non ha tempo da perdere. Invita Beagle a casa sua, la sera stessa, con una scusa.
Prima che finisca l'anno, vorrei lasciarvi con un consiglio sentito, che viene dal cuore. Magari è per questo che ho una quarantina di recensioni da scrivere, ma vi voglio parlare di questo film che ho appena visto. Sfido la sorte dandogli uno dei punteggi più alti degli ultimi tempi, sapete che 4 su 5 non lo assegno spesso, nonostante, ad esempio, Gary Goldstein del Los Angeles Times abbia scritto di questo film che è "un dramma blando con un copione insignificante". The Cake Eaters, mai uscito in Italia, distribuito poco (e con due anni di ritardo) anche in patria, titolo intraducibile (lo sceneggiatore, Jayce Bartok, che nel film interpreta Guy, dice che la frase era usata da sua madre, in Pennsylvania, per definire quelli che finalmente avevano trovato la felicità, la loro strada, il loro amore), è sicuramente uno di quei film che sarebbe rimasto nascosto, invisibile, se non fosse che la protagonista, Georgia, è interpretata da Kristen Stewart, prima di Into the Wild e prima della saga di Twilight. La regista è debuttante, ma è un'attrice con una carriera rispettabile: Mary Stuart Masterson, qualcuno forse se la ricorda in Pomodori verdi fritti - Alla fermata del treno.
Il film. Il film è semplice, affronta tanti temi senza voler rilasciare morali, e soprattutto, lo fa con un tocco talmente delicato, che risulta impossibile non commuoversi dinanzi a tanta dolcezza e, ripeto, semplicità. Occasioni mancate, modi per riparare (a volte ci sono, a volte no, in questo ultimo caso, bisogna andare avanti e basta), e l'amore. Quello che per gli ingenui fa girare il mondo (in realtà sono i soldi e il potere, ma a noi poveri illusi piace pensarla diversamente), quello che arriva quando meno te lo aspetti, a volte perfino quando ti ostini a non cercarlo. Non so voi, ma io ho trovato che non ci sia niente di più bello, toccante, commovente, entusiasmante, emozionante, coinvolgente. Ho pianto ripetutamente, probabilmente per tutta l'ultima mezz'ora di The Cake Eaters.
Ho trovato la fotografia particolarmente indovinata, e il cast pressoché perfetto; la Stewart è molto brava ad interpretare questa ragazza con gravi problemi motori (e non solo), ed Elizabeth Ashley, che trovo irresistibile anche quando fa la zia Mimi in Treme, è stupenda nella parte di nonna Marg. Molto bravi pure Bruce Dern (Easy) ed il giovane ma lanciato Aaron Stanford, che dà la profondità corretta al personaggio di Beagle.
Ottima la colonna sonora. Melissa Leo (Ceci) appare solo sui titoli di testa e su quelli di coda. E neppure per un attimo mi sono messo a pensare "ma quando cazzo arriva Melissa Leo". Non è poco, per un film "blando con un copione insignificante".
Se vi fidate di me, cercatelo. Si trova in rete, in dvd all'estero, su subsfactory ci sono i sottotitoli italiani. Secondo me è bellissimo.
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