No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111211

let freedom ride


Sons Of Anarchy - di Kurt Sutter - Stagione 4 (14 episodi; FX) - 2011

E' probabile che vi venga a dire una cosa del genere sulle ali dell'entusiasmo, ma c'è la possibilità che la quarta stagione di SOA, appena terminata, sia la migliore, per il momento. Una cosa è certa: il serial non si è certo afflosciato con il tempo, così come purtroppo accade a molti prodotti televisivi che partono in maniera interessante, per poi, appunto con il passare del tempo, affievolirsi; si continua a guardarli solo per onor di cronaca, oppure perché ormai ci si è affezionati ai personaggi.
Difficile riassumere un poco di trama e dare un giudizio senza fare spoiler. Filo conduttore della quarta stagione, le lettere di John Teller a Maureen, che la stessa Maureen ha infilato nella borsa di Jax alla fine della "trasferta" irlandese dei Sons. Delle lettere si impossessa Tara, e creeranno non poco scompiglio. Gran parte dei Sons si fa, tra la fine della terza stagione e l'inizio della quarta, 14 mesi di carcere. Molte cose sono cambiate a Charming quando i ragazzi escono: un nuovo sceriffo, Eli Roosvelt, nero, che proibisce ai rilasciati di indossare le patch; Jacob Hale è divenuto sindaco, e sta cominciando gli sbancamenti per costruire una nuova urbanizzazione, Charming Heights, una delle cose che i Sons non vogliono. Altre due/tre grosse novità: il Procuratore Federale Lincoln Potter, personaggio senza dubbio fuori dagli schemi, si installa a Charming, cerca la collaborazione di Roosvelt e una talpa all'interno dei Sons (per ragioni di convenienza, la scelta cadrà su Juice), per usare il RICO contro SAMCRO; Clay, sempre più sofferente per l'artrite alle mani, cerca di imbastire un accordo con il cartello messicano Galindo (gli venderanno armi, possibilmente provenienti dall'IRA, in cambio di soldi, ma il cartello si servirà di loro per far passare droga attraverso la California del nord; il muling della droga creerà non poche tensioni all'interno del club), in modo da fare più soldi possibile nel minor tempo, e ritirarsi, lasciando il martelletto nelle mani di Jax. Jax però, ritrovati buoni rapporti con Clay, ha tutt'altre intenzioni: anche lui vuole tirar su un gruzzolo consistente, per poi allontanarsi dal club con Tara, Abel e Thomas, probabilmente in Oregon, dove un grosso ospedale sta insistentemente cercando di assumere Tara.

Con questi ingredienti, Sutter ed il suo team hanno, come detto, dato vita ad una stagione scoppiettante, sempre più shakespeariana: il principe stanco di combattere, la regina pronta a voltare le spalle al suo re, e sempre disposta a difendere il figlio prediletto, a modo suo, la principessa che rischia tantissimo per amor del principe, ma che si fa sempre più forte, fino a sfidare la regina ("he's mine", sarà la tagline di Tara, per questa stagione), ed ultimo, ma non meno importante, il re, sempre più sanguinario, pronto a tutto, davvero a tutto, per sopravvivere. Come ribadito più e più volte, Sons Of Anarchy è un dramma medievale, un intrigo a corte con pistole, fucili, motociclette, giubbotti di pelle e, saltuariamente, belle pupe. Tra parentesi, in questa stagione gli esperti del settore riconosceranno almeno tre star del porno, due signorine ed un maschietto, in cameos senza battute. Anche qui sta il fascino di SOA: Shakespeare e porno, Machiavelli e AK-47.
Ritmo alto, meno allungamenti del brodino, verità nascoste e (mezze) verità rivelate. L'elastico che lega Jax a Charming si allunga, ma alla fine tiene. Gli episodi sono un crescendo che, si intuisce benissimo, deve portare ad uno spettacolo pirotecnico, ma Sutter e i suoi dosano bene i sapienti colpi di scena, e si preparano il terreno per una quinta stagione che metterà sicuramente in campo nuovi tatticismi, scenari nuovi di zecca, all'interno di un nuovo schema, che di sicuro, chi sta vedendo i primi episodi della quarta stagione non riesce neppure ad immaginare. Credetemi.

Pochi, davvero pochi i difetti. Mi vengono in mente solo i capelli di Opie, posticci e sinceramente orrendi. Molti i plus. Il personaggio dell'US Attorney Lincoln Potter, interpretato da un allucinato Ray McKinnon, attore e regista poco conosciuto da noi, ma bravo e fuori dagli schemi; Danny Trejo nei panni di Romero Romeo Parada, il boss del Galindo cartel; il ritorno di Drea de Matteo, con una Wendy ripulita ed impegnata nel volontariato; l'episodio di The Shield che Juice guarda dietro le sbarre; la sofferenza di Ron Perlman/Clay; rivedere Benito Martinez (l'Aceveda di The Shield; qui è Luis Torres, braccio destro di Parada) e David Rees Snell (Gardocki in The Shield, qui l'agente Nicholas). Buone prove recitative, niente picchi particolari, ma Charlie Hunnam (Jax) se la cava piuttosto bene, in una parte sempre più complicata. Anche se personalmente, ho un debole per i personaggi di Wayne Unser (un convincente Dayton Callie) e di Tig (Kim Coates, che non sfigurerebbe nei panni di un serial killer).

Scoppiettante è l'aggettivo che più si addice a questa stagione. Appuntamento al settembre 2012.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

hai trovato i sottotitoli o hai fatto tutto in inglese?

WVS ha detto...

Ci sono le serie sottotitolate, sia streaming che download.

Io sono alla 11... fremo all'idea di continuare, ma la sto guardando con Cristina ed è via per lavoro... quindi martedì magari ricominciamo :D

AnZia! :D

jumbolo ha detto...

sottotitoli. come forse qualche volta ho detto, non sono così bravo con l'inglese, anche se mi sforzo tutt'ora di migliorare. negli ultimi tempi mi sono capitate delle serie per le quali i sub si trovano con un po' più di difficoltà, e, vista la durata degli episodi e la semplicità media dei plot, mi sono messo alla prova, vedendoli in originale senza sub: hung, raising hope e bored to death. per SOA ci ho provato con un solo episodio, e devo dire che è stata dura.