No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110704

il giorno della bestia


El Dìa de la Bestia - di Alex de la Iglesia (1995)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: vesto vi si che è di fori

Spagna, dicembre 1995. Padre Angel, un sacerdote basco studioso della Bibbia, ed in particolare dell'Apocalisse, è convinto di aver decifrato il messaggio codificato da San Giovanni Evangelista. L'Anticristo nascerà nella notte di Natale, proprio a Madrid. Il problema è capire dove, mettersi in contatto con Satana, per poi eliminarlo. Padre Angel, quindi, arriva a Madrid deciso a compiere il maggior numero di peccati possibili, per avvicinarsi così al maligno, e determinato ad entrare in contatto con lui ad ogni costo. Ecco quindi che si avvicina a José Marìa, il commesso di un negozio di dischi specializzato in black e death metal, e decide che il suo tramite sarà il Professor Cavan, un ciarlatano italiano che impazza sulla televisione spagnola con il suo programma-spazzatura su esorcismi casalinghi ed indemoniati fasulli.

Secondo lavoro del folle de la Iglesia, scoppiettante, pirotecnico, caustico, ironico, divertente, il regista all'epoca trentenne prende in giro qualunque cose e chiunque, elegge tre macchiette per protagonisti (i tre spassosi Alex Angulo - Padre Angel -, Santiago Segura - José Marìa -, un po' l'attore/feticcio di de la Iglesia, e Armando/Maurizio De Razza - Cavan -), si aiuta con effetti speciali ruspanti ma efficaci, che danno quel fascino di horror di serie B che fa sempre figo, posiziona la macchina dove deve stare, e, diciamo così, si allena per girare sempre più scene a effetto (la scena della fuga dall'appartamento di Cavan, all'esterno di un palazzo con acrobazie nel vuoto, vista adesso, dopo il suo ultimo lavoro Balada triste de trompeta, "suona" come un preludio della scena finale di Balada), cosa che, si nota, gli piace particolarmente.
La causticità, l'ironia, l'amore per lo splatter, tutto già notato nel debutto Azione mutante, rimarranno le cifre stilistiche predominanti, anche nel lavoro a seguire di Alex de la Iglesia. E c'è da dire che le ha sempre usate sapientemente, e che i suoi film risultano sempre godibili e, nonostante esagerazioni, amputazioni, violenza varia, mai stupidi.
Ci sono anche Gianni Ippoliti e Maria Grazia Cucinotta.

2 commenti:

Dantès ha detto...

sapere della presenza di ippoliti e della cucinotta un po' mi inquieta...

jumbolo ha detto...

beh, è tutto molto grottesco, quindi non sfigurano, alla fine.