No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20111218

libertà vigilata


Conditions of My Parole - Puscifer (2011)

Se volete divertirvi a capire la formazione dei Puscifer, leggete la scheda Wikipedia inglese oppure andate sul loro sito. Se, come me, pensate invece che Puscifer sia solo un nome che permette al simpaticissimo (sono ironico) Maynard James Keenan (Tool, A Perfect Circle), di dare libero sfogo al suo ego musicale (probabilmente di poco meno esteso di quello personale), andate avanti e, come si dice, lasciatevi servire.
Keenan potrà, appunto, non essere il massimo della simpatia, ma è un gran musicista con una gran bella voce, e dei gusti che denotano una classe innata. Puscifer, ed in special modo questo secondo disco, ignorando i remixes, fa musica a cavallo del rock e dell'ambient più accessibile su basi quasi esclusivamente di drum-machine elettronica, senza però farsene accorgere, almeno ad un primo ascolto. Non disdegna i chitarroni, ma è capacissimo di atmosfere ovattate, oniriche, suggestivamente romantiche. Se unite tutto questo ad una capacità di songwriting innegabile, ecco che avrete il risultato dell'impossibilità che Puscifer faccia un disco brutto. Così è pure per questo Conditions of My Parole, che regala piccole perle quali Telling Ghosts, Toma, The Weaver, Tiny Monsters; e sia chiaro che, segnalando alcuni pezzi, faccio lievemente torto agli altri.

2 commenti:

Filo ha detto...

che bello 'sto disco! Devo scrivere qualche riga, anche a costo di divorziare. Maynard è un cazzo di genio maledetto. E io lo amo. E comunque hai ragione "telling Ghosts" è un gran pezzo.

jumbolo ha detto...

glad to hear it from you! o come cazzo si dice :))