Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
La narrazione ruota attorno a Noredin, un detective enigmatico e rude, famoso per la sua abitudine di fumare in continuazione. Incaricato di un'indagine, si addentra nell'inquietante caso di omicidio di Lalena, una pop star coinvolta nel mondo della politica come amante di Hatem Shafiq (basato su Hisham Talaat Moustafa). La macabra scoperta del corpo senza vita di Lalena, con la gola brutalmente tagliata, avviene all'interno dei confini dell'omonimo hotel Nile Hilton. (Wikipedia)
Buonissimo thriller del regista svedese (con padre egiziano), che si presenta con un cast africano o di origini tali (il protagonista, l'ottimo e poco considerato Fares Fares, è un cittadino svedese nato in Libano con una carriera attoriale di tutto rispetto), che riesce ad avvincere e a dipingere una città del Cairo con (poche) luci e (molte) ombre. Ispirato al vero assassinio della cantante libanese Suzanne Tamim (che però accadde a Dubai).
Very good thriller by the Swedish director (with an Egyptian father), who presents himself with an African cast or of African origins (the protagonist, the excellent and little considered Fares Fares, is a Swedish citizen born in Lebanon with a very respectable acting career), who manages to captivate and paint a city of Cairo with (few) lights and (many) shadows. Inspired by the real murder of the Lebanese singer Suzanne Tamim (which however happened in Dubai).
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