L'ho sicuramente già detto più volte, ma sono obbligato a ripeterlo per cercare di farvi comprendere il mio giudizio su ogni lavoro della band di Omaha, Nebraska, creatura di Conor Oberst: non sopporto la sua voce, né il suo timbro né il suo modo di usarla, con quel vibrato spesso simile ad un belato di pecora. Detto questo, siamo al loro decimo album, un folk che potremmo definire sinfonico, tanti sono gli arrangiamenti orchestrali, a tratti perfino troppo pomposi. Una lista impressionante di ospiti: Andy LeMaster, Jesca Hoop (voce), Dan McCarthy (piano), Flea, Jenny Lee Lindberg (Warpaint) (basso), Jon Theodore (Mars Volta, QOTSA) (batteria), Zack de la Rocha sotto lo pseudonimo di Kip Skitter (percussioni), Vanessa Freebairn-Smith (violoncello), Alex Iles (trombone), e collaboratori (almeno un'altra trentina ai vari strumenti sulle varie tracce), oltre ai tre componenti fissi della band, per un disco senza dubbio valido e che dimostra un lavoro importante fatto, su un genere musicale che abbisogna di variazioni per non ripetersi. Ovviamente un songwriting di livello superiore: peccato che, come detto, personalmente sono disturbato dalla voce di Oberst, anche se comprendo sia una delle cose che infonde drammaticità al tutto.
I have certainly said it several times already, but I am obliged to repeat it to try to make you understand my judgment on every work of the band from Omaha, Nebraska, a creature of Conor Oberst: I can't stand his voice, nor his timbre nor his way to use it, with that vibrato often similar to a sheep bleat. That being said, we are on their tenth album, a folk that we could define as symphonic, there are many orchestral arrangements, at times even too pompous. An impressive guest list: Andy LeMaster, Jesca Hoop (vocals), Dan McCarthy (piano), Flea, Jenny Lee Lindberg (Warpaint) (bass), Jon Theodore (Mars Volta, QOTSA) (drums), Zack de la Rocha below the pseudonym of Kip Skitter (percussion), Vanessa Freebairn-Smith (cello), Alex Iles (trombone), and collaborators (at least another thirty to the various instruments on the various tracks), in addition to the three fixed members of the band, for a record undoubtedly valid and which demonstrates an important work done on a musical genre that needs variations in order not to repeat itself. Obviously a higher level songwriting: it is a pity that, as mentioned, I am personally disturbed by Oberst's voice, even if I understand it is one of the things that instills drama to the whole.
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