Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
In una prigione di Santiago degli anni '70, Jaime, un giovane detenuto condannato per il delitto violento e inspiegabile del suo migliore amico, ha un incontro definitivo con "El Potro", un uomo più anziano che ispira rispetto e detiene il potere dentro il carcere. Nella ricerca di protezione, Jaime sviluppa un rapporto di affetto e tenerezza con l'uomo, scopre l'amore e il bisogno di essere riconosciuto così che in seguito, diventando "Il Principe", riconsidera la sua identità sessuale, lealtà e le ragioni del delitto che lo ha portato in prigione.
Debutto appassionato e appassionante, quantomeno per la tematica gay, del giovane regista cileno, con una storia prevedibile dove giganteggia l'immenso Alfredo Castro nei panni di El Potro, e con un buonissimo cast corale di contorno.
Passionate and exciting debut, at least for the gay theme, of the young Chilean director, with a predictable story where the immense Alfredo Castro towers in the role of El Potro, and with a very good supporting ensemble cast.
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