Emma Ruth Rundle + Jo Quail, Teatro San Leonardo (BO), 16 febbraio 2023
Quei pochi ma affezionati lettori di questo blog lo sanno già, ma se siete capitati qui per caso, basta che andiate in alto a sinistra, e nel campo di ricerca digitiate Emma Ruth Rundle: potrete così rendervi conto della mia ammirazione per l'artista in questione. Questioni di lavoro, altri concerti e spending review, stavolta fanno si che su tre date italiane, assista "solo" al suo concerto bolognese. Tutto esaurito il bel teatro al quale si accede da un classico portico, portico che fa da testimone a due code precedenti e in attesa, ordinate e sommesse, di un pubblico estremamente eterogeneo. Il teatro è raccolto ma molto buono dal punto di vista acustico.
Apre (e finalmente riesco a vederla dal vivo) la londinese Jo Quail, violoncellista virtuosa, già con Myrkur e con i Mono, simpaticissima e chiacchierona, con il suo violoncello unico e la sua loop station dà vita ad un set di circa tre quarti d'ora ipnotico e avvolgente. Sicuramente da approfondire e da continuare a seguire.
Il concerto prosegue quasi in perfetto orario, e Emma si presenta con un curioso vestito bianco e nero (ma chiaramente uscito dalle sessioni fotografiche e dai video che hanno accompagnato i suoi ultimi lavori), esponendo il programma (l'intero album Engine of Hell, esattamente nello stesso ordine del disco) e sedendosi al piano. Si parte, e i brividi sono la cosa che sentirò di più nell'ora seguente. Alterna piano e chitarra, qualche battuta, anche molto divertente, seppur, a mio giudizio, con un tormento interiore di fondo, e appunto, esegue tutto il suo disco del 2021, concedendo due encore senza uscire e rientrare, ed annunciandolo pure, Marked For Death e Pump Organ Song. Una voce bellissima e a tratti straziante, una dimensione che evidentemente, è quella che più le si addice attualmente, un concerto bellissimo, con una chicca, Citadel eseguita insieme a Jo Quail. Una serata indimenticabile.
Those few but loyal readers of this blog already know it, but if you have come here by chance, just go to the top left, and type Emma Ruth Rundle in the search field: you will thus be able to realize my admiration for the artist in question. Work issues, other concerts and spending review, this time mean that on three Italian dates, I "only" attends her Bologna's concert. Sold out the beautiful theater which is accessed from a classic portico, a portico that acts as a witness to two previous and waiting queues, orderly and subdued, of an extremely heterogeneous audience. The theater is small but very good acoustically.
Opens (and finally I can see her live) the Londoner Jo Quail, virtuoso cellist, already with Myrkur and with Mono, very nice and talkative, with her tailor-made cello and her loop station she gives life to a set of about 45 minutes, hypnotic and enveloping. Definitely to be explored and to continue to follow.
The concert continues almost on schedule, and Emma shows up with a curious black and white dress (but clearly taken from the photo sessions and videos that accompanied her latest works), exposing the program (the entire Engine of Hell album, in exactly the same order as on the record) and sitting down at the piano. Off we go, and the shiverings is what I will feel the most in the next hour. She alternates piano and guitar, a few jokes, even very funny, albeit, in my opinion, with an underlying inner torment, and indeed, she performs his entire 2021 album, allowing two encores without going out and coming back, and also announcing it, Marked For Death and Pump Organ Song. A beautiful and sometimes heartbreaking voice, a dimension that evidently is the one that best suits her currently, a beautiful concert, with a gem, Citadel performed together with Jo Quail. An unforgettable evening.
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