Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
I fidanzati di Raqqa Sam e Abeer sono separati dalla guerra civile siriana. Mentre lui cerca rifugio in Libano, la sua famiglia la costringe a sposare un uomo più ricco e a trasferirsi con lui a Bruxelles. Alla disperata ricerca del denaro e delle scartoffie necessarie per recarsi in Europa per salvarla, Sam accetta di farsi tatuare la schiena un visto Schengen da uno degli artisti contemporanei più controversi in Occidente. Il suo stesso corpo trasformato in un'opera d'arte vivente e prontamente esposto in un museo, Sam si renderà presto conto di aver venduto più della sua semplice pelle.
Film molto potente, non semplicissimo, da una regista tunisina che non conoscevo fino alla nomination (di questo stesso lungometraggio), ma che promette grandi cose in futuro. Intensi entrambi i protagonisti, Yahya Mahayni (Sam) e Dea Liane (Abeer).
Very powerful film, not very simple, by a Tunisian female director whom I didn't know until the nomination (of this same feature film), but who promises great things in the future. Intense both protagonists, Yahya Mahayni (Sam) and Dea Liane (Abeer).
Nessun commento:
Posta un commento