No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120306

Die Papstin


La papessa - di Sonke Wortmann (2010)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: saranno anco bugie...

Agli inizi dell'800, nei pressi di Ingelheim (nell'attuale Renania, Germania), nasce Johanna. Il padre, il prete del villaggio, voleva in realtà un maschio, e Johanna soffre di questa cosa, ma al tempo stesso, essendo una bambina intelligente e curiosa, cresce sviluppando una conoscenza della Bibbia stupefacente. Dato che alle donne è proibito imparare a leggere, si fa insegnare dal fratello più grande. Si accorge delle grandi potenzialità di Johanna il maestro Esculapio, in visita ad Ingelheim, e decide, contro tutte le convenzioni dell'epoca, di dare il suo assenso a farla entrare alla scuola della cattedrale di Dorstadt, anche se il padre farà di tutto per impedirlo. A Dorstadt Johanna viene affidata alla famiglia del conte Gerold, che dopo qualche anno, quando Johanna sarà ormai adolescente, si innamorerà, ricambiato, di lei. L'Europa, in quei tempi, era attraversata da venti di guerra, per cui Gerold parte per la guerra. Durante la sua assenza, la moglie di Gerold, resasi conto di quello che stava accadendo, organizza un matrimonio per Johanna, per liberarsene. Durante il matrimonio, i Normanni irrompono nel luogo dove si sta celebrando, facendo un massacro. Johanna fugge, e si rifugia nel monastero benedettino di Fulda, dove assume l'identità di un uomo, e diventa monaco. Qui, mette a frutto le conoscenze mediche, usando le erbe, che le insegno la madre, che segretamente continuava a venerare il dio pagano Odino. Riesce a curare molta gente, ma mette continuamente in pericolo la sua identità. Qualcuno, pur conoscendo il suo segreto, la aiuta. Dopo aver avuto una grave malattia, dopo aver recuperato la salute, si decide a recarsi a Roma in pellegrinaggio. Lì cura molta gente, e la sua fama si fa di giorno in giorno sempre più grande, finché viene chiamata per curare papa Sergio II, anche lui gravemente malato. E qui...

Pieno di difetti, ma comunque interessante, questo lavoro del regista tedesco Sonke Wortmann, piuttosto esperto ma poco conosciuto all'estero. Interessante, almeno per me, perché prendendo spunto dal libro omonimo di Donna Woolfolk Cross, ci racconta una storia che non è certa, e che ovviamente è liquidata dalla chiesa come leggenda, ma che senza dubbio solletica una certa curiosità, e contribuisce a sottolineare alcune gravi "differenze di trattamento" tra uomini e donne all'interno della religione cattolica. Il film è molto lungo, circa due ore e mezzo, ma del resto prova a raccontare una storia piuttosto complessa, che procede a strappi, ma che alla fine, per chi quantomeno dubita della "purezza" della chiesa romana. Assoluta protagonista, molto brava, un'attrice che personalmente apprezzo parecchio, Johanna Wokalek, che abbiamo visto ne La banda Baader Meinhof ed in North Face; ci sono poi John Goodman (papa Sergio II), che in realtà pare avesse abbandonato il progetto, per poi essere richiamato all'ordine dal contratto, Ian Glen (il padre di Johanna), e David Wenham (Gerold). Personalmente sono rimasto impressionato positivamente anche dalla prova della giovane Lotte Flack, che interpreta Johanna tra i 10 e i 14 anni. Direzione nella norma, un po' circense la descrizione della Roma dell'epoca, un film che, come già detto, racconta una curiosità storica che però sottolinea, se ancora ce ne fosse bisogno, la misoginia della chiesa cattolica, certo in una maniera inusuale.

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