No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120325

Morning Glory


Il buongiorno del mattino - di Roger Michell (2011)

Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Giudizio vernacolare: alla rai dev'esse la stessa zuppa

Becky Fuller è una giovanissima produttrice televisiva, grande lavoratrice, che cura un programma di informazione che va in onda prestissimo al mattino, in un canale tv non molto grande. Nonostante si aspetti una promozione da un momento all'altro, la crisi invece fa si che venga licenziata. Alla disperata ricerca di un lavoro, sopportando a fatica l'incomprensione della madre che vorrebbe per lei un marito e dei figli, viene convocata da una rete molto più importante, che sta disperatamente cercando di risollevare gli ascolti del notiziario del mattino. Becky accetta immediatamente, e si mette al lavoro con il suo solito entusiasmo. Il primo scoglio è uno della coppia di conduttori, Paul McVee, sessista è pieno di sé: Becky lo fa fuori, impressionando per la prima volta l'intero staff. Il rapporto con la conduttrice, l'esperta Colleen Peck, è buono; ma adesso l'ideale è affiancargli un conduttore maschio. Becky scopre che la rete ha ancora sotto contratto Mike Pomeroy, una sorta di leggenda. Un giornalista televisivo d'inchiesta, anziano, un uomo indurito dalla vita e continuamente innervosito dalla superficialità degli argomenti affrontati oggi giorno dalla televisione d'informazione. Becky lo costringe ad accettare di condurre il notiziario, ma naturalmente cominciano gli scontri di Mike con Colleen. Un po' alla volta, ma non troppo, perché gli ascolti non sono ancora soddisfacenti, Becky cerca un compromesso tra la linea dura di Pomeroy, sfruttando la sua caparbietà e la sua esperienza, cercando di addolcirlo ma anche dandogli la possibilità di affrontare notizie importanti.

Il sudafricano di nascita Michell, che abbiamo apprezzato per il suo trittico precedente composto da The Mother, L'amore fatale e Venus, torna alla commedia leggera, ricordiamoci che è il regista di Notting Hill, con questo Morning Glory (in originale). Michell è un regista che sa il fatto suo, e si trova senza dubbio a suo agio un po' con tutti i generi. Nonostante il cast ricco, e un minimo di critica al mondo dell'informazione, la prevedibilità della sceneggiatura, scritta da Aline Brosh McKenna (Il diavolo veste Prada, 27 volte in bianco, Ma come fa a far tutto? e La mia vita è uno zoo), ed il finale accomodante, non possono fare di questo film un qualcosa da vedere a tutti i costi. Rachel McAdams (Midnight in Paris) è la deliziosa ma schizzatissima protagonista Becky, Harrison Ford è un burbero Pomeroy, Diane Keaton è Colleen Peck, Patrick Wilson (Watchmen) è Adam. C'è pure Jeff Goldblum nei panni di Jerry Barnes. L'antipaticissimo Paul McVee è Ty Burrel, il Phil Dunphy di Modern Family. Niente di che. Della serie "che s'ha da fare per campare".

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