No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20120603

sveglio

Awake - di Kyle Killen - Stagione 1 (13 episodi; NBC) - 2012


Los Angeles, California. Michael Britten è un ottimo detective della LAPD. Ha una bella moglie, Hannah, i due si amano, ed ha un figlio adolescente, Rex, del quale è orgoglioso, anche se il ragazzo ama confidarsi di più con la madre. Il destino cinico e baro gioca un brutto scherzo al buon Michael: una sera, mentre tutta la famiglia è nell'auto, guidata dall'uomo, avviene un incidente, e la macchina rotola giù in una scarpata. Britten si sveglia due volte, in due realtà differenti. Di lì in avanti, ogni volta che si sveglia, si trova alternativamente in queste due realtà, la rossa e la verde.
Nella realtà rossa, il figlio Rex è morto in seguito all'incidente, Hannah è viva e cerca di superare la cosa, ma dopo qualche tempo decide che la miglior cosa da fare per la coppia è trasferirsi a Portland, Oregon, dove lei potrà riprendere a lavorare; Michael rientra a lavoro, il suo partner è stato trasferito in un altro distretto, e lui si ritrova a lavorare con un giovane fresco di promozione, Efrem Vega. Michael deve frequentare delle sedute con uno psicoterapeuta, il dr. Lee, che adotta un atteggiamento molto critico verso le due realtà che l'uomo dice di vivere.
Nella realtà verde, la moglie Hannah è morta, Rex è vivo e stenta a legare con Michael, nonostante quest'ultimo si sforzi moltissimo; Britten lavora ancora in coppia con Bird, il detective Isaiah Freeman. Anche qui, Michael è costretto a vedere un terapeuta: la dottoressa Judith Evans, molto più accondiscendente del dottor Lee verso le due realtà vissute dal paziente, incoraggiante verso qualsiasi tipo di progresso, seppur convintissima che la realtà vera sia la "sua".
Altri personaggi sono presenti in entrambe le realtà, ma naturalmente "adattandosi" alla morte "vera" in quella situazione. Britten convive, pare, perfettamente, nelle due realtà, agisce in maniera se possibile ancor più brillante sul lavoro, e finisce per usare conoscenze che acquista in una realtà per fare meglio nell'altra, sia sul lavoro che nella vita. Quanto potrà durare tutto ciò?

Kyle Killen è lo scrittore della sceneggiatura di The Beaver (regia di Jodie Foster), dove un amministratore delegato di una grande azienda, caduto in depressione, si cura affidandosi ad una terapia che delega l'interazione sociale ad una marionetta (il castoro del titolo); la cura funziona, ma la personalità della marionetta prende il sopravvento su quella della persona in questione. Il film è stato un flop; la sceneggiatura era stata per qualche anno nella black list di Hollywood, una lista di sceneggiature ancora non prodotte, stilata da addetti ai lavori, sceneggiature che spesso poi non incontrano il favore del pubblico perché particolarmente complesse, sicuramente non commerciali. Dopo The Beaver, Killen ha creato la mini-serie Lone Star, per Fox. La storia è quella di un uomo texano, che conduce due vite completamente distinte in due città del Texas distanti 400 chilometri (è sposato a Houston, è fidanzato a Midland). La serie, composta da 6 episodi, è stata cancellata dopo l'emissione dei primi due. Questo Awake, di cui vi parlo oggi, è stata cancellata dopo la prima (e quindi unica) stagione.
Premesse del genere, porterebbero a credere che Killen, oltre ad essere particolarmente sfortunato, non sia in grado di mettere in piedi buone cose. E invece, come spesso accade con il cinema e la televisione, le cose migliori sono quelle che non hanno grandi riscontri di pubblico. Awake, che può senza dubbio ricordare Inception, e che si situa tra il poliziesco e lo psicodramma, è un prodotto che sfugge alle catalogazioni, e che  nonostante il crossover tra i generi, risulta piuttosto interessante, e genera sicuramente dipendenza, creando una forte empatia tra lo spettatore ed il protagonista della serie. Come sempre curatissimo dal punto di vista tecnico (si notino naturalmente i colori della fotografia, che determinano le cosiddette realtà contrapposte), dotato di un cast senza volti troppo noti, ma ugualmente tutti molto, molto bravi, Awake personalmente mi ha coinvolto meno quando premeva troppo l'acceleratore del lato poliziesco, ma prontamente fa intendere che tutto è necessario per tendere a dipanare la matassa del misterioso dualismo che lo caratterizza.
Jason Isaacs, visto non molto tempo fa in Good, è il più che ottimo interprete del protagonista Michael Britten, imprimendo forza, disperazione e sensibilità al personaggio. La deliziosa Laura Allen (era in Mona Lisa Smile) è la moglie Hannah nella realtà rossa, Dylan Minnette (16enne che però vanta già presenze in Lost, Prison Break, e che era il bullo Kenny in Blood Story) è il figlio Rex nella realtà verde. Un'altra attrice giovanissima (diciannovenne che però ne dimostra qualcuno meno), e che mi ha colpito particolarmente, è la messicana Daniela Bobadilla (una sorta di Penelope Cruz in miniatura), che recita la parte di Emma, la fidanzatina di Rex. Pure il resto del cast rende alla perfezione.

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