No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20150222

pelotudeces

Scrivo questo post circa un mese prima della pubblicazione. Oggi, se tutto va come deve andare, sarò di ritorno al paesello dopo una ventina di giorni in Sud America, precisamente in Perù. Naturalmente ve ne parlerò a tempo debito (da domani, spero), vi mostrerò delle foto che spero incontreranno il vostro gradimento.
Adesso, però, voglio parlarvi di un altro paese sudamericano che è diventato un po' la mia seconda patria, anche se come sapete, lascio un pezzo di cuore in ogni luogo che mi capita di visitare. Mi riferisco all'Argentina, la mia amata Argentina. Qualche giorno fa ho letto un bellissimo articolo di Graciela Mochkofsky, giornalista argentina che vive negli USA e scrive per Piauí, un giornale brasiliano, e il mio cuore si è aperto. Descrive le sensazioni frustranti che assalgono gli argentini di fronte allo strazio di un Paese meraviglioso e pieno di risorse, non nascondendo il fatto che gli argentini, essendo quasi tutti discendenti di europei, si sentono europei in Sud America, cosa che li fa considerare da tutti gli altri sudamericani, boriosi. Poi, qualche ora fa, ho letto questo altro articolo di Martín Caparrós, sul recente ritrovamento del corpo del magistrato Alberto Nisman senza vita, "Un altro mistero argentino". Per chiudere il cerchio, qualche giorno fa mi sono visto i 13 episodi di una serie tv ispano-argentina (Vientos de Agua) firmata da Juan José Campanella, regista premio Oscar qualche anno fa per Il segreto dei suoi occhi, serie della quale vi parlerò appena possibile, segnalatami da una mia carissima amica argentina (come una sorella per me), una serie che parla dell'immigrazione europea verso l'Argentina agli inizi del 1900, narrata a colpi di flashback, insieme ad un'altra storia di immigrazione "inversa" attorno al 2001, il tempo della grande crisi.

Ecco, due cose scaturiscono da questi pezzi di informazione e di intrattenimento.
La prima, ho voglia di tornare in Argentina, quanto prima e appena posso. Anche solo per rivedere la mia "famiglia adottiva" del sud del mondo.
La seconda: credetemi, l'Argentina assomiglia all'Italia molto, molto, molto più di quello che qualsiasi italiano possa pensare.

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