No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20160412

Riga, Lettonia - Marzo 2016 (1)

Giovedì 17 marzo
Già prenotato da un po' di tempo, faccio giusto ritorno dall'esperienza in Thailandia e a rientrare a lavoro per tre giorni, che è già tempo di ripartire. Si cambia completamente registro, e si vola a Riga, capitale della Lettonia. Dopo Vilnius e prima di Tallinn, mi pare giusto. Avendo prenotato molto tempo fa, non avevo messo in conto un marzo così freddo, e quindi mi premunisco, e mi preparo al peggio. Parto di mattina, verso Orio al Serio, pranzo al volo in autostrada, arrivo con largo anticipo perfino sulla prenotazione del parcheggio (il solito, ParkinGo), e verso le 14 sono in aeroporto. Controlli, posizionamento tattico, attesa. Imbarco, volo sereno, bella giornata. Si arriva alle 20 e 20 locali (un'ora in più), trasferimento già prenotato, il tassista non parla inglese. Mi sistemo al Wellton Centrum, piacevole, centrale, con pavimento del bagno riscaldato. Scendo e provo il ristorante dell'hotel, il Melna Bite, non male. Fa freddino. Dormo.
Venerdì 18 marzo
Colazione, sveglia lenta, mi copro ed esco. Seguo i consigli della mappa gratuita, e faccio un itinerario a piedi del centro storico. La chiesa di San Pietro, altre chiese, la Casa delle Teste nere, il municipio di fronte, il museo dell'occupazione della Lettonia (chiuso, in ristrutturazione), la Cattedrale, con una grande piazza adiacente, poi mi dirigo verso il fiume Daugava, vado sul lungofiume per curiosare davanti alla statua di Lielais Kristaps (il Grande Cristoforo, leggenda locale), poi costeggio il Castello. Rientro verso il centro, altre chiese (Madonna addolorata, San Salvatore, Maria Maddalena), l'imponente museo della Letteratura, i Tre Fratelli. Passeggio lungo gli Arsenali, la Torre delle Polveri, fotografo la Casa del Gatto, arrivo al Monumento alla Libertà. Non fa freddissimo, ma il vento è gelido, e non si sta benissimo, nonostante il sole si intraveda. Mangio in un pub lungo Kalku Iela, il Queens, vagabondo ancora un poco ma comincia pure a fare qualche goccia di pioggia: è ora di rientrare e di godersi il tepore della stanza.
La sera, dopo attente consultazioni web, scelgo uno dei ristoranti più vicini all'albergo, il Konvents, dal vecchio convento col quale "confina". 
Le foto che seguono sono prese dal web, perché le mie si sono perse nel danneggiamento permanente della scheda di memoria.
San Pietro
La Casa delle Teste Nere
Il Castello
Il gatto, naturalmente in cima alla Casa del Gatto!

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