No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20180115

Bruxelles (Belgio) - Novembre 2017

Vi racconto brevemente del mio ultimo viaggio di lavoro del 2017. Doveva essere più lungo, e doveva "racchiudere" uno dei corsi della Academy per la quale sto lavorando parzialmente, ma poco prima della data sono stato sollevato dall'incarico, per questa volta, quindi mi rimane una brevissima "missione", un incontro di alcune ore con un collega della S&OP, che fino a poco fa si occupava solo del prodotto "gemello" rispetto a quello del quale mi occupo io come Manager del flusso di prodotto, mentre è stato deciso che da adesso sarà il responsabile a livello globale dei due prodotti, quindi il mio referente per questa parte di lavoro (il suo posto sarà preso da un'altra persona a partire da gennaio 2018). Per questo motivo, mi ha chiesto più volte di capire meglio come mi organizzo e di cosa stiamo parlando, e siccome non ci sono state occasioni di incontro che ci abbiano lasciato una mezza giornata di tempo per parlarne, ho tenuto ferma questa mia trasferta a Bruxelles. In realtà, mi torna molto comodo, perché ho un biglietto per vedere gli Ulver giovedì 16 novembre a Bruxelles, e uno per vedere i Mastodon domenica 19, a Stoccolma, più i voli per la capitale svedese, da Bruxelles. Quindi, mercoledì 15 novembre parto da Pisa aeroporto con il volo per Roma delle 12, pranzo a Fiumicino, volo per Bruxelles nel primo pomeriggio, e arrivo nella capitale belga poco prima delle 18. Prendo un taxi per l'hotel Bloom, dove alloggerò. Nel tragitto, trovo un autista di lingua francese e pratico un po' la lingua dei Galli, dando anche qualche dritta al tipo, che mi dice che ha intenzione di farsi le ferie in Toscana con la moglie, la prossima estate. A volte mi sottostimo: ne esco abbastanza bene. E' solo che mi piace di più parlare inglese.
Mi sistemo in camera e sono stanco, mi voglio rilassare, quindi scendo per una cena veloce e ad un'ora più belga che italiana, al ristorante dell'hotel. Mentre rientro in camera incrocio due colleghe italiane, che sono qui per il corso per il quale avrei dovuto fare da trainer: non mi unisco a loro per la passeggiata verso la Grand Place più cena, e mi ritiro nelle mie stanze.
Giovedì 16 novembre quindi mi sveglio di buon'ora, colazione durante la quale incontro le colleghe italiane della sera prima e altri colleghi, taxi e arrivo in sede; formalità per l'ingresso, palazzina dove mi devo recare, passo da un paio di uffici dove saluto un numero discreto di colleghi, poi salgo di un piano ed eccomi dai colleghi della pianificazione. Saluti di rito, e poi io e D. ci troviamo una stanza dove chiacchierare per un paio d'ore. Non è difficile, e tra l'altro, io da D. ho solo da imparare, quindi, almeno su questo lavoro, sono certo che mi saprà dare, nei prossimi mesi, anche qualche suggerimento per migliorare. Potrei dilungarmi sul fatto che, sempre parlando di questo lavoro, su di me hanno fatto una scommessa, non mi hanno dato nessuna formazione, ma in questi 4 anni mi pare di essermela cavata più che dignitosamente, ma non lo farò perché alla fine, vi interessa relativamente. Facciamo quasi l'ora di pranzo, ne approfitto per entrare in qualche altro ufficio e fare qualche altro saluto, poi con tutto il gruppo del Planning, ci rechiamo al ristorante aziendale. Si mangia e si scherza, e dopo pranzo rientro nell'ufficio, faccio un po' di melina, poi, siccome alle 17 ho una riunione telefonica, dico che è meglio se rientro in hotel, così mi preparo. Saluto, mi dirigo all'ingresso, mi faccio chiamare un taxi, arriva, riconosco l'autista, in 20 minuti sono al Bloom, e mi addormento, talmente bene che alle 17 la persona con la quale ho la riunione mi sveglia chiamandomi. Accendo il pc e la richiamo, scusandomi. In meno di 20 minuti non risolviamo la questione, e rimaniamo che ci lavorerà sopra, poi mi farà sapere (ho saputo solo qualche giorno fa che il problema che abbiamo riscontrato sarà aggirato, perché non c'è modo di risolverlo, sul sistema operativo che usiamo). Ci siamo, gli impegni di lavoro sono terminati.
Mi riposo un altro po', ricevo una telefonata da un collega che è anche lui a Bruxelles ma impegnato, e che sarebbe voluto venire al concerto (sarà per la prossima), poi verso le 19 mi vesto, scendo, attraverso la strada, e sono al Botanique, dove assisterò al concerto
Venerdì 17 novembre sveglia con tutta calma, il volo è a fine mattinata, colazione, check out, taxi per l'aeroporto, formalità, pranzo, controlli, attesa, imbarco. Si parte per il weekend svedese.

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