Nel Danelaw, una regione dell'Inghilterra abitata dai Vichinghi, è il giorno di San Brice e Harald Sigurdsson parte per la Norvegia. Nel frattempo, il re Æthelred II, il sovrano d'Inghilterra, ordina di uccidere tutti i coloni danesi in Inghilterra, incluso il fratello di Harald, Sten Sigurdsson. Il re Canuto, il sovrano della Danimarca, convoca tutti i guerrieri vichinghi a incontrarsi a Kattegat per formare un esercito per vendicarsi. I groenlandesi Leif Erikson e Freydís Eiríksdóttir si recano a Kattegat attraverso una grande tempesta, ignari del massacro, mentre Freydís cerca vendetta sull'uomo che l'ha violentata e sfregiata anni prima. Presto scopre l'uomo responsabile, Gunnar Magnússon, un seguace del fratellastro maggiore di Harald, Olaf Haraldsson, un devoto cristiano, che non si fida dei pagani. Leif in seguito si difende a causa della reputazione del suo famigerato padre Erik il Rosso e Harald gli promette gloria se Leif si unirà alle sue forze in Inghilterra. Più tardi quella notte, Freydís si intrufola nella sala grande e uccide Gunnar. Prima che un Olaf infuriato possa uccidere Freydís, Jarl Haakon, il sovrano di Kattegat, lo ferma. Harald informa tutti che la morte di Gunnar era giustificata poiché Freydís rivela una cicatrice cruciforme sulla sua schiena. Haakon afferma che emetterà il giudizio domattina.
Il fatto che la critica abbia accolto in maniera entusiastica Vikings: Valhalla (che nasce come sequel di Vikings e si prefigge di seguire in maniera romanzata le avventure di Leif Eriksson, grande esploratore norreno, figlio di Erik il Rosso, e presumibilmente colui che con la sua curiosità, fu il primo europeo a mettere piede sul continente americano, molto prima di Cristoforo Colombo, all'incirca nell'anno 1000), mi fa pensare che personalmente, mi fossi creato troppe aspettative, magari per via del fatto che fosse proprio il sequel di una serie che ho molto amato, con tutti i suoi difetti. Mi è parso che i difetti della serie originale, qua siano amplificati: cast fin troppo patinato e non troppo convincente, sceneggiatura un po' tirata via. Ci sarà una terza ed ultima stagione (la serie si prefigge di comprendere gli avvenimenti compresi tra il Massacro del giorno di San Brizio e la Battaglia di Stamford Bridge), e magari mi rfarà ricredere.
The fact that critics have enthusiastically welcomed Vikings: Valhalla (which was born as a sequel to Vikings and aims to follow in a fictionalized way the adventures of Leif Eriksson, the great Norse explorer, son of Erik the Red, and presumably the one who with the his curiosity, he was the first European to set foot on the American continent, long before Christopher Columbus, around the year 1000), makes me think that personally, I had created too many expectations, perhaps due to the fact that it was precisely the sequel to a series that I loved very much, with all its flaws. It seemed to me that the defects of the original series are amplified here: the cast is too glossy and not too convincing, the script is a bit drawn out. There will be a third and final season (the series aims to include the events between the St. Brice's Day massacre and the Battle of Stamford Bridge), and maybe it will make me change my mind.
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